03 novembre 2015

ASSISTENZIALISMO ALLA SICILIANA LA CARICA DEI 24MILA FORESTALI



Assistenzialismo alla siciliana la carica dei 24mila forestali



Regione in default, ma i partiti riescono a rifìnanziarli. Anche se solo per 9 giorni. Il Piemonte ne ha in tutto 400. Pioppo, a rifìnanziarli. Anche se solo per 9 giorni frazione di Monreale, da solo ne conta 383





SPRECHI ITALIANI 
ROMA Anche stavolta hano vinto loro, i forestali, o meglio i loro sposor politici, una vera e propria maggioranza trasversale soprattutto nelle regioni del Sud. Dopo giorni di proteste e blocchi stradali la settimana scorsa l'Assemblea regionale siciliana ha stanziato 16 milioni di euro per pagare i 24.000 forestali siciliani. Un pannicello che basterà per poco più di una settimana, esattamente per nove giornate lavorative per questi lavoratori precari che già preparano a una nuova lotta per poter arrivare a fine anno ad aver accumulato sei mesi di lavoro, in maniera da ricevere sei mesi di disoccupazione dall'Inps. I forestali siciliani vanno distinti dalla Guardia forestale che invece fa parte delle forze dell'ordine ed è formata da circa 8.500 agenti in tutta Italia. I forestali siciliani invece sono operai e braccianti precari con compiti di guardaboschi e di prevenzione incendi utilizzati negli anni dai politici come bacino di voti e pagati in parte dalla regione Sicilia, in parte pagato dallo Stato attraverso l'Inps. Il meccanismo che si ripete negli anni è quello di sostenere questo esercito di disoccupati e precari finanziati da tutte le maggioranze regionali che si sono succedute affidando loro compiti forestali in una regione dove di foreste ce ne sono ben poche. Un numero di lavoratori che sarebbe spropositato anche per regioni dove i boschi sono molti di più e basta raffrontarli ad altre regioni come la Toscana dove gli operai forestali sono circa 600 o al Piemonte che ne conta circa 400 o ancora, il Molise 150. In Sicilia, un'inchiesta del settimanale Panorama di qualche tempo fa aveva scoperto che cifre simili a quelle di regioni con molte più boschi equivalevano al numero di forestali di un paesino. A partire da Pioppo, frazione di Monreale, dove su circa 2.000 abitanti aveva contato 383 forestali. Nel comune di Solarino, in provincia di Siracusa, 437 su novemila abitanti mentre a Godrano, su mille residenti di forestali ne aveva scoperto 190, compresi sindaco e alcuni consiglieri e assessori. 

IL GIOCHINO 
II giochino dei forestali siciliani, bacino elettorale dei politici di turno, aveva funzionato finché c'erano i finanziamenti. Con la Sicilia a un passo dal default, l'Ars non ha trovato fondi per farli arrivare a fine anno ed è scoppiata la protesta in piazza con blocchi stradali e disordini di piazza e sotto i palazzi della regione. Poi, negli ultimi giorni di ottobre la commissione regionale ha lavorato giorno e notte per cercare i fondi, ma dagli 80 milioni di euro che servono per arrivare a fine anno ne ha individuati soltanto 16 milioni. Poca cosa, sufficiente a garantire appena 9 giornate di lavoro ma comunque una boccata d'ossigeno che ha rischiato di non passare per mancanza del numero legale vista la traballante maggioranza, con molte defezioni nello stesso Pd. Ma siccome questi rappresentano un bacino di voti importante e il rischio di elezioni anticipate è sempre vicino, alla fine anche gran parte dell'opposizione, da Forza Italia a Cantiere popolare, si è presentata in aula e ha garantito il numero legale di 46 deputati presenti per far passare la norma. A non presentarsi neppure in aula e fortemente contrari alla norma e al meccanismo dei forestali siciliani è il Movimento 5 stelle con il capogruppo Giancarlo Cancelleri che spiega: «Questo è un reddito di cittadinanza mascherato che si da a queste persone tendendole legate a questa precarietà continua. In questo caso poi, per trovare questi soldi, sono stati tolti fondi all'agricoltura e ad altre voci importanti per lo sviluppo regionale, perfino alla sanità. Noi siamo contrari non perché non siamo interessati a questi lavoratori ma perché proprio questo meccanismo si perpetua sulla loro pelle, oltre che degli altri italiani che attraverso l'Inps pagheranno i sussidi. Bisognerebbe invece investire i soldi per le infrastrutture e per attività produttive come l'agricoltura che potrebbe diventare il vero tesoro della Sicilia e dare lavoro a questi e ai loro figli, senza sottoporli al ricatto continuo». 

LA PARTITA AL CIPE 
Finanziati appena 9 giorni adesso si apre una nuova partita, tutta romana davanti al Cipe dove la Sicilia attende il trasferimento di 650 milioni di fondi di cui 88 per finanziare i forestali e che proverà a farsi anticipare almeno in parte per non rischiare l'ennesima rivolta dei 24,000. Il problema dei forestali però non è solo siciliano. La Calabria è un altro serbatoio enorme di forestali e su una superficie poco pia della metà della Sicilia, l'azienda regionale Calabria Verde che si occupa delle attività di forestazione e della difesa del suolo, vanta un organico di oltre ottomila operai impegnati a tempo pieno. 
Antonio Calitri 

02 Novembre 2015


BACINO ELETTORALE PER TUTTI GLI SCHIERAMENTI LA SCORSA SETTIMANA HANNO PARALIZZATO L'ISOLA CON LE PROTESTE 










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