LA VERTENZA
Forestali, appello al governo Renzi
Oggi una nuova manifestazione
Da ieri la Sicilia è paralizzata per la protesta dei 24mila forestali senza paga e lavoro, perché la Regione non ha soldi. I sindacati chiedono l'intervento del governo nazionale. I deputati Pd Ribaudo, Culotta e Moscatt: "Siamo al fianco dei lavoratori". Nella foto d'archivio una vecchia protesta davanti alla presidenza della Regione
Da ieri la Sicilia è paralizzata per la protesta dei 24mila forestali senza paga e lavoro, perché la Regione non ha soldi. I sindacati chiedono l'intervento del governo nazionale. I deputati Pd Ribaudo, Culotta e Moscatt: "Siamo al fianco dei lavoratori". Nella foto d'archivio una vecchia protesta davanti alla presidenza della Regione
PALERMO - Delegazioni di sindacalisti e forestali hanno incontrato i prefetti e questori delle provincie dell'Isola per denunciare lo stato di crisi del settore. Da ieri la Sicilia è paralizzata per la protesta dei 24 mila forestali senza paga e lavoro, perché la Regione non ha soldi. Lo rendono noto i sindacati, che hanno chiesto un intervento del governo nazionale per lo sblocco di circa 88 milioni di euro contenuti in una delibera del Cipe, per completare le giornate di lavoro (78, 101 e 151) dei circa 23 mila forestali siciliani entro la fine dell'anno. I sindacati chiedono, quindi, alla Regione siciliana di dichiarare immediatamente esecutivo l'emendamento da 11 milioni di euro che l'Ars dovrebbe approvare per la medesima finalità questo pomeriggio, consentendo loro di tornare al lavorare.
Nel pomeriggio i lavoratori torneranno in piazza con un presidio davanti alla sede dell'Ars, a Palermo. "Da luglio - dice il segretario regionale della Flai-Cgil, Toto Tripi - rappresentiamo il rischio che la vertenza dei forestalie degenerasse. Dal voto d'aula di questo pomeriggio ci aspettiamo non solo l'approvazione dell'emendamento ma che il governo lo dichiari immediatamente esecutivo, in modo che da domani i lavoratori possano rientrare in servizio, Se l'esecutività è subordinata alla pubblicazione del provvedimento nella Gurs, cosa che potrebbe tra l'altro avvenire non prima della prossima settimana, c'è il rischio che si perdano giornate di lavoro non recuperabili entro l'anno". Poi, Tripi aggiunge: "E' un atto da irresponsabili quello di Crocetta, partito per la Tunisia in piena crisi di governo. A sostituirlo c'è la sua vice Mariella Lo Bello, ma sarebbe stato opportuno formare prima il nuovo governo e assolvere, poi, impegni istituzionali".
*Aggiornamento ore 13.38 "Siamo a fianco dei lavoratori forestali siciliani che in queste ore stanno lottando per la difesa del loro unico prezioso lavoro, a tutela dei territori, senza il quale le loro famiglie non avrebbero alcuna fonte di sostegno economico". Lo dicono in una nota congiunta i deputati nazionali Francesco Ribaudo, Magda Culotta e Antonino Moscatt, che aggiungono: "E' necessario che oggi la commissione bilancio della regione approvi la variazione di bilancio per stanziare le somme utili alla prosecuzione delle giornate lavorative in attesa dell'approvazione definitiva della delibera Cipe che il governo nazionale si è impegnato a varare entro la metà novembre". "Il nostro auspicio - concludono i deputati - è che il nuovo governo regionale che sta nascendo in queste ore possa dare finalmente una svolta decisiva, attraverso una politica di programmazione di interventi e risorse, per un settore così importante e strategico per la nostra isola".
28 Ottobre 2015
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