"BLOCCHEREMO SUBITO 50 MILIONI DI SPESA"
Crocetta: “Non farò la fine di Marino” E sul rimpasto: “Proposta o faccio io”
“Qualcuno si è permesso di fare accostamenti tra me e Ignazio Marino ma in Sicilia non ci sono motivazioni riproducibili, né spese pazze né di rappresentanza, né vicende da Mafia Capitale”. Il governatore Rosario Crocetta repsinge così l’ipotesi che il suo destino politico possa essere collegato a quello del sindaco di Roma, che ieri si è dimesso dopo l’ennesimo scandalo che lo ha riguardato negli ultimi mesi.
Crocetta precisa che non ci sono problemi di natura politica con il governo nazionale guidato dal presidente Matteo Renzi che è anchce segretario del Pd, partito al quale è iscritto, ma sibillinamente afferma “a meno che non si tratti di un assioma di ostilità, in questo caso sarebbe grave”.
Occorre però secondo il presidente della Regione Siciliana una verifica politica nella maggioranza che sostiene la sua giunta per assicurare la governabilità: “Non sono legato alle poltrone ho scelto un profilo di governabilità altrimenti la Sicilia sarebbe andata in crack”.
Quindi Crocetta lancia un messaggio ai partiti in merito all’eventuale rimpasto di governo: “E’ un problema delle forze politiche, finora non ho preso alcuna decisione ma prima o poi la prenderò. Non posso accettare che il rimpasto sia una storia infinita. Entro la prossima settimana mi facciano una proposta ma che non preveda uno sterminio dalla rappresentanza femminile in giunta”.
Parlando invece delle finanze della Regione, dopo l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti, dice di aver discusso con l’assessore all’Economia Alessandro Baccei e annuncia che ammonterà a 50 milioni nell’immediato, in totale tra 200 e 300, il blocco della spesa annunciato nei giorni scorsi ma “alcune spese sociali – spiega -non possono essere tagliate e la stessa cosa riguarda la programmazione europea, gli stipendi e il funzionamento della macchina regionale”.
Riguardo all situazione degli interventi da attuare dopo la frana sulla A18, motivo della convocazione della confernza stampa, Crocetta conferma quello che aveva già annunciato nella serata di ieri: “Partiranno i primi interventi di Protezione civile sulla base della dichiarazione della emergenza che abbiamo fatto come giunta regionale legate alle piogge di quest’anno che hanno causato danni a parecchi comuni siciliani”.
Il governatore quindi bacchetta i comuni dell zona e risponde a al sottosegretario Davide Faraone che aveva lanciato accuse al Cas: “Si tratta comunque di un territorio comunale dove la costruzione delle case non e’ stato il modo migliore per tutelare il territorio. Una zona dove a nostro avviso non andavano costruite case ma forse piantati alberi. Il piano regolatore, infatti, in quel punto prevede come edificabile una zona che a nostro parere dovrebbe prevedere alberi. Andare a tirare in causa il Cas che, dopo 32 ore, ha già avviato i lavori, ripristinato una carreggiata e avviato il ripristino
dell’altra, non mi pare sia giusto. Faraone non sa di cosa parla“.
09 Ottobre 2015
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