AUTUNNO SINDACALE
La Uil boccia il governo regionale:
“Solo annunci e assenze”
I danni enormi, neanche a dirlo, avranno le loro ricadute soprattutto nel meridione d’Italia. La Uil denuncia che entro la fine del 2015 la spesa pubblica nel meridione sarà tagliata del 6,2%, mentre al centro-nord la riduzione si fermerà al 2,9%. L’ennesima conferma del paese a due velocità difficile da disarticolare. E le criticità non mancano nemmeno sul territorio catanese, scosso dalla crisi della StM. “La situazione ci preoccupa”, ammette Parisi. “Devo dare atto alle istituzioni locali (il Comune e il sindaco) che si sono mossi insieme a noi per affrontare la vertenza”. Il primo banco di prova per studiare una soluzione plausibile si dovrebbe tenere venerdì con un tavolo congiunto e unitario. E se l’amministrazione locale prova a fare qualcosa, quella regionale continua a dimostrarsi latitante. “Purtroppo registriamo l’assenza totale della Regione manca di una vera e propria programmazione in tutti i settori amministrativi, penso alle aree industriali, all’agricoltura, alle infrastrutture”, attacca il sindacalista. “Questo governo ha praticato, sin dal suo insediamento, soltanto la politica delle enunciazioni, non c’è stata concretezza materiale rispetto ai provvedimenti, e anche quando ha annunciato alcuni provvedimenti poi abbiamo purtroppo registrato l’assenza del governo regionale”.
Un quadro non esattamente rassicurante, com’è stato recentemente confermato dall’affaire “zona industriale”. “Siamo scontenti rispetto a questo tavolo che il Comune ha messo in piedi”. “L’amministrazione può intervenire solo su alcune questioni come la manutenzione straordinaria, buche e illuminazione, quello che noi lamentiamo è che da parte del governo regionale non c’è un piano strategico di rilancio delle zone industriali in Sicilia, a Catania e in provincia come nel calatino (dove regnano abbandono e degrado)”. La riforma delle zone industriali, insomma “va riempita di contenuti”. “Dopo mesi di commissariamento, lo stesso Cicero ha rassegnato le dimissioni perché da parte del governo non c’era un’azione conseguente rispetto agli obiettivi che il governo si era dato in termini di rilancio delle zone industriali”, conclude Parisi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
07 Ottobre 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.