05 settembre 2015

SAN CATALDO. LAVORATORI SENZA STIPENDI MA COSTRETTI A SPEGNERE GLI INCENDI. IL SEGRETARIO DELLA CGIL-FLAI, MANUEL BONAFFINI PREANNUNCIA LO STATO DI AGITAZIONE



LA VERTENZA. San Cataldo. Lavoratori senza stipendi ma costretti a spegnere gli incendi


Sul piede di guerra i duemila forestali


Serpeggia il malcontento tra gli oltre duemila lavoratori della forestale di stanza nel territorio provinciale. Gli operatori della manutenzione non riceverebbero lo stipendio da giugno, mentre le squadre antincendio boschivo, dal primo luglio ad oggi, non hanno percepito il compenso per le giornate di lavoro svolte. A darne notizia è il segretario della Cgil-Flai, Manuel Bonaffini che preannuncia lo stato di agitazione che verrà proclamato a giorni con conseguenti scioperi e manifestazioni di protesta. «La cattiva organizzazione del lavoro e le condizioni nelle quali siamo costretti ad operare sono pesanti e stressanti - dice Bonaffini - se a questo aggiungiamo la mancanza di compensi e di operatori che non vengono avviati al lavoro per carenza di fondi da parte dei vertici regio nali si crea un mix esplosivo. I componenti delle squadre antincendio, pur non percependo soldi dal primo luglio, sono costretti a garantire il servizio, pagando con soldi propri la benzina per recarsi al lavoro. Per non parlare degli operai della manutenzione che vengono avviati al lavo ro per soli 10 giorni e successivamente sospesi per carenza di danaro. Inoltre il 20% di operai in forza all'antincendio sta per essere passato alla manutenzione. La Cgil-Flai, non permetterà che questo avvenga e si batterà affinchè tutti gli operai abbiamo un trattamento equo. La nostra proposta avanzata ai vertici dell'Ars è quella di stabilizzare i forestali in quanto unici difensori del patrimonio boschivo». GIORGIO DORE


04 Settembre 2015














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