11 settembre 2015

PALERMO, UNA FIACCOLATA PER DIRE NO AL PRECARIATO. SECONDO GLI ORGANIZZATORI ANCHE I FORESTALI RISCHIANO NELL’IMMEDIATO DI ESSERE TAGLIATI FUORI


Palermo, una fiaccolata
per dire no al precariato



Una fiaccolata per dire “basta al  precariato” è stata organizzata per questa sera a Palermo dal  sindacato Csa, il più rappresentativo negli Enti Locali a Palermo e provincia, il Cub Pubblico Impiego Sicilia, il Comitato spontaneo  precari storici oltre le sigle per l’appartenenza, e Alba. Sono  numerose le adesioni annunciate.

Il corteo si snoderà dalle 19 da  piazza Verdi lungo via Maqueda, corso Vittorio Emanuele fino a piazza del Parlamento, dove si terrà un dibattito per stabilire le modalità  di organizzazione e di lotta. ”Una fiaccolata per illuminare chi è  preposto a trovare le soluzioni – dicono gli organizzatori – la  stabilizzazione non può essere rimandata”.

Secondo quanto affermano i rappresentanti sindacali le riforme della Pubblica Amministrazione  degli ultimi governi e anche di quello in carica sono state precedute  da proclami di efficienza della stessa ma, finora, si sono  concretizzati solo ”tagli” lineari. Questa logica sta riducendo  sempre più la possibilità che vengano erogati servizi efficienti ai  cittadini e contestualmente, si va verso un crescente smantellamento  dello stato sociale, frutto di lotte delle generazioni che ci hanno  preceduto. Tutto ciò sembra precedere una stagione di smantellamento  della Pubblica Amministrazione con una massiccia riduzione del personale impiegato e tra questo, ad essere nell’immediato tagliato fuori, sarà il personale precario (degli Enti Locali, della Sanità, degli Enti Pararegionali, delle Camere di Commercio, PIP e forestali).

”Non si tratta di dare sussidi o posti di lavoro – dice Giuseppe  Badagliacca segretario provinciale del Csa – Ci sono precari che  reggono interi settori dell’amministrazione. In alcuni comuni sono  figure uniche. Penso a contrattisti che occupano i ruoli di Ragioniere Generale o tanti agenti della polizia municipale ancora assunti a  tempo determinato. Come cittadini e come lavoratori, invitiamo tutti i precari della Pubblica Amministrazione della Sicilia, di ogni  categoria, a unirsi in un’azione di lotta comune che ponga fine alla  stagione del precariato, crei le condizioni per rilanciare un’idea di  sviluppo della nostra regione e dia prospettive alle nuove  generazioni”.


11 Settembre 2015
Una fiaccolata per dire “basta al  precariato” è stata organizzata per questa sera a Palermo dal  sindacato Csa, il più rappresentativo negli Enti Locali a Palermo e provincia, il Cub Pubblico Impiego Sicilia, il Comitato spontaneo  precari storici oltre le sigle per l’appartenenza, e Alba. Sono  numerose le adesioni annunciate.  Il corteo si snoderà dalle 19 da  piazza Verdi lungo via Maqueda, corso Vittorio Emanuele fino a piazza del Parlamento, dove si terrà un dibattito per stabilire le modalità  di organizzazione e di lotta. ”Una fiaccolata per illuminare chi è  preposto a trovare le soluzioni – dicono gli organizzatori – la  stabilizzazione non può essere rimandata”.  Secondo quanto affermano i rappresentanti sindacali le riforme della Pubblica Amministrazione  degli ultimi governi e anche di quello in carica sono state precedute  da proclami di efficienza della stessa ma, finora, si sono  concretizzati solo ”tagli” lineari. Questa logica sta riducendo  sempre più la possibilità che vengano erogati servizi efficienti ai  cittadini e contestualmente, si va verso un crescente smantellamento  dello stato sociale, frutto di lotte delle generazioni che ci hanno  preceduto. Tutto ciò sembra precedere una stagione di smantellamento  della Pubblica Amministrazione con una massiccia riduzione del  personale impiegato e tra questo, ad essere nell’immediato tagliato  fuori, sarà il personale precario (degli Enti Locali, della Sanità,  degli Enti Pararegionali, delle Camere di Commercio, PIP e forestali).  ”Non si tratta di dare sussidi o posti di lavoro – dice Giuseppe  Badagliacca segretario provinciale del Csa – Ci sono precari che  reggono interi settori dell’amministrazione. In alcuni comuni sono  figure uniche. Penso a contrattisti che occupano i ruoli di Ragioniere Generale o tanti agenti della polizia municipale ancora assunti a  tempo determinato. Come cittadini e come lavoratori, invitiamo tutti i precari della Pubblica Amministrazione della Sicilia, di ogni  categoria, a unirsi in un’azione di lotta comune che ponga fine alla  stagione del precariato, crei le condizioni per rilanciare un’idea di  sviluppo della nostra regione e dia prospettive alle nuove  generazioni”.

















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