20 settembre 2015

ATTENTI AL LUPO


Ricevo e pubblico
da Aldo Rizza 



ATTENTI AL LUPO



Carissimi “cappuccetti arancio” pensare che tutti 24000 non abbiamo riconosciuto il lupo sotto le spoglie della nonna è da ingenui. A tanti è conveniente. Un lupo con occhi e orecchie grandi per vederci e ascoltarci meglio, con mani grandi pronte ad accoglierci e bocca grande per reintegrarci al lavoro. Ci sta disintegrando. Prima ci ha depistato e dopo noi gli abbiamo indicato la casa della nonna. Mentre l’Italia riparte (l’ha detto la televisione), in Sicilia questo lupo russa sotto una coltre di polvere e un vero cacciatore non gli spara per non uccidere i forestali e il bosco. Uno schioppo in mano a chi parla di bosco produttivo,di disegni di legge, di riforme, di razionalizzazione della spesa senza mai citare i PAI, i PAIB o un accenno sulle filiere del bosco, sulla gestione sostenibile di esso,sulla contabilità ambientale, sull’etica ambientale ecc…non è un vero cacciatore ed è pericoloso.Un buon cacciatore usa le parole col proprio significato, usa le forbici per tagliare la pancia del lupo addormentato. (ad es. una forbice è quell’articolo de “LA STAMPA” di V. Ulivieri apparso su questo sito il 17 settembre, giusto per dirne una a portata di mano, basta scorgerle). A noi cappuccetti, non ci resta che riempire il ventre del lupo con gran pietroni al posto di voti e tessere.
Non me ne voglino a male i f.lli Grimm
Aldo Rizza (Rg)








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