Licenziare i Forestali del Sud, La sfida che terrorizza Renzi !
I veri interventi sugli sprechi provocano proteste e disordini sociali che il premier non ha nessuna intenzione di affrontare. Per questo non crediamo alle sue promesse
Maurizio Belpietro
(...) si possono cancellare solo nel caso si riescano a eliminare equivalenti voci di spesa. La precisazione del numero uno del ministero di via XX Settembre pare che abbia irritato il presidente del Consiglio, cui non piace che qualcuno gli faccia il controcanto, ma svela tutta la fragilità del programma economico del governo. Dietro la facciata di ottimismo, le dichiarazioni entusiastiche, in realtà regna una totale mancanza di chiarezza sulla direzione imboccata. Destinata ad accentuarsi quando la Ragioneria generale dello Stato, che dovrebbe essere l’occhiuto controllore dei conti, traslocherà sotto il controllo di Palazzo Chigi, sfuggendo dunque all’area di competenza del ministero dell’Economia. Già c’è molta confusione sui numeri riguardanti il mercato del lavoro, come segnalavamo ieri: presto potrebbe esserci su quelli ancor più vitali del bilancio dello Stato.
Per ora non ci resta da segnalare che la legge di stabilità, documento di bilancio che dovrebbe essere discusso nelle prossime settimane, è ancora in alto mare. Nessuno sa bene cosa contenga né è a conoscenza dei flussi che consentiranno di realizzare le promesse su Imu e Tasi. Dicono che il premier proceda con prudenza e non voglia fare passi azzardati, ma la sensazione è che anche lui ad oggi non abbia le idee chiare: vuole ridurre le tasse, ma sa che il gioco potrà essere fatto solo a somma zero e non aumentando il deficit, dunque l’impresa si fa ardua. Da quel che ci risulta (Libero ne ha dato conto ieri) dal fronte della spending review, affidata a Yoram Gutgeld e a Roberto Perotti, non dovrebbero arrivare grandi aiuti. Nonostante i due, l’uno proveniente dal mondo della consulenza e l’altro da quello universitario, siano al lavoro da mesi, difficile che possano presentarsi con tagli rilevanti. Ridurre la spesa è possibile, ma il problema, più che economico, è di ordine pubblico. Dire ai lavoratori socialmente utili della Calabria o ai forestali della Sicilia che non ci sono più soldi per i lavori finti inventati dalla politica significa affrontare proteste e disordini, che in alcune realtà del Sud potrebbero essere anche gravi. Ha voglia Renzi di mettere mano al verminaio delle migliaia di posti che la lottizzazione e il clientelismo hanno creato in alcune Fegioni? La sensazione è che il presidente del Consiglio non ci pensi neppure. Dunque si torna al punto di partenza, ovvero a dove trovare i soldi per ridurre le tasse. Qualcuno spinge per ridurle ai proprietari di casa aumentandole a qualcun altro, per esempio reintroducendo la tassa di successione e lasciando che i Comuni recuperino il gettito perduto inasprendo il prelievo sulle seconde case. Se il governo decidesse di prendere questa strada saremmo alle solite: un taglio di tasse compensato da nuove tasse, nel più puro stile di chi fa il gioco delle tre tavolette. Se così sarà, avrà ragione quel 59 per cento di italiani che, secondo un sondaggio realizzato per la trasmissione di Rai3 Agorà, non credono alle promesse fiscali di Renzi e pensano che la riduzione delle tasse alla fine ridurrà qualcos’altro. Una partita di giro insomma. Anzi, di presa in giro.
29 Agosto 2015. Fonte: http://www.pressreader.com/italy/libero/20150829/281569469485320/TextView
Nota
Tentati dai giornali dell'ex Cavaliere?
Eppure c'è chi gode nel vedere migliaia di lavoratori onesti in mezzo la strada.
Vergogna, Vi dovete vergognare a scrivere e a pensare queste tragedie. Idioti!
I lavoratori devono essere tutelati, i veri fannulloni stanno altrove
Caro Premier Renzi venga da noi in Sicilia è campi con 78 giornate l'anno. Facciamo cambio con il lavoro quello che guadagniamo in 78 giorni lei lo guadagna in un giorno.Speriamo che Dio lo illumini è ci dà un lavoro per campare,è da 30 anni che siamo precari a vita noi abbiamo oltre 50 anni di età nessuno ci assume.La ringrazio a nome di tutti i precari ci aiuti che noi siamo gente onesta grazie se ci stabilizza.
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RispondiEliminaLICENZIARE I FORESTALI DEL SUD. LA SFIDA CHE TERRORIZZA RENZI! VERGOGNA, VI DOVETE VERGOGNARE A SCRIVERE E A PENSARE QUESTE TRAGEDIE. IDIOTI! MA DI QUALE VERGOGNA SI PARLA ,AL MASSIMO L'UNICA VERGOGNA PER LORO SAREBBE QUELLA DI DIMEZZARSI LO STIPENDIO,IL RESTO E SOLO ( TERRORE OOO SCUSATE TORRONE MORBIDO PER AGGIUNTA) toto gebbia
RispondiEliminaAncora non ci rendiamo conto che non serve a niente scrivere le risposte a chiccessia qui, come su altri forum. Nessuno di loro leggerà mai le risposte qui e non gli interessa minimamente quello che noi abbiamo da dire. Quello che, invece, chiedo io è se esiste una possibilità, pure minima, di coinvolgere qualcuno che dimostri seriamente quello che facciamo nel nostro lavoro, per fare un po' di chiarezza sulla nostra posizione. Mi basterebbe cominciare a chiarire che non siamo guardie forestali, neanche Crocetta è mai riuscito a chiarire questo punto.
RispondiEliminaStai tranquillo che leggono il blog, e dire che noi forestali ci inventiamo lavori inutili e come dire volere male alla natura disprezzamento della natura, a chi giova tutto ciò? non siamo stupidi. Oliveri Giuseppe
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