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La provocazione
Pietrangelo Buttafuoco lancia un appello a Beppe Grillo: "Prendete la Sicilia e abolite l'Autonomia e la Regione"
Qualche esponente siciliano del movimento Noi con Salvini aveva provato a candidare il giornalista Pietrangelo Buttafuoco alla presidente della Regione Sicilia, con immediata ribellione di Giorgia Meloni. Oggi Buttafuoco torna sul tema, ma per fare un appello a Beppe Grillo e ai pentastellati della sua regione perché si prendano letteralmente l'isola e aboliscano l'istituzione regionale. Secondo Buttafuoco i sondaggi danno per certa la vittoria del M5S alle prossime elezioni siciliane, come secondo partito però, dopo quello dell'astensione. Vincere però non basterà secondo lo scrittore: "Non sarà infatti un nuovo presidente di Regione a salvare la Sicilia. Con tutta la buona fede - aggiunge Buttafuoco sul Fatto quotidiano - con tutta l'onestà, non potrà che fare peggio del suo predecessore" perché quello che erediterà sarà solo una Regione in default.
Tre fasi - La Sicilia, secondo Buttafuoco, ha bisogno di una nuova stagione politica che punti a tre traguardi: la caduta del governo Crocetta, la nomina di un commissario straordinario dello Stato e, in secondo tempo, la cancellazione dello Statuto speciale: "Venga presto, Grillo".
Gli obiettivi - La vera sfida che i grillini dovrebbero accettare, sarà quella di costringere il premier Matteo Renzi a cancellare l'autonomia siciliana: "la prima acqua - scrive Buttafuoco - in cui nuotano mafia e malaffare". Così si aprirebbero due prospettive: "O diventare uguali agli altri, o perché no? Diventare indipendenti. Nella responsabilità di una consapevole volontà popolare. Altro che reddito minimo garantito - aggiunge - È impossibile governare la Sicilia col ricatto del consenso".
11 Agosto 2015
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