L’emergenza incendi in Sicilia sbarca a Roma. Una interrogazione del M5S a prima firma Loredana Lupo è stata presentata alla Camera per sapere “quali iniziative il governo intenda adottare al fine di rafforzare, in collaborazione con la Regione siciliana, l’azione di prevenzione e tutela del patrimonio boschivo in Sicilia, garantendo il regolare funzionamento del servizio antincendio”.
L’interrogazione, diretta al presidente del consiglio, al ministro dell’Ambiente e al ministro dell’Interno, muove dall’esigenza di attrezzarsi al meglio al contrasto degli incendi che già hanno provocato grossi danni nel Trapanese, dove sono andati in fumo 190 ettari di vegetazione, di cui 35 di proprietà del comune di Erice, 40 di Valderice e il resto del demanio regionale.
“In questo quadro emergenziale, già di per sé preoccupante – si legge nell’interrogazione – si inserisce la la maxi truffa ai anni dell’assessorato regionale territorio e ambiente nell’affidamento e svolgimento del servizio antincendio boschivo della regione, con l’accertamento della fraudolenta aggiudicazione dell’appalto”.
”Al di là degli aspetti penali della vicenda – dice Loredana Lupo – è evidente che le false affermazioni dell’associazione temporanea di impresa, aggiudicataria dell’appalto, sulle reali possibilità di svolgimento del servizio antincendio boschivo, determinano un drammatico depotenziamento della capacità di intervento in una regione particolarmente vulnerabile al rischio incendi”.
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Sulla necessità di avviare al più presto il servizio antincendio in Sicilia é stata presentata nei giorni scorsi pure un’interrogazione all’Ars, a firma di Valentina Palmeri. “Il servizio – dice la deputata – dovrebbe essere avviato tra il 15 maggio e il 15 giugno di ogni anno, e invece i mezzi in dotazione del servizio regionale antincendio sono tuttora fermi ed inutilizzati, mentre le visite mediche per il personale stagionale sono state avviate solo da pochi giorni”.

10 Luglio 2015 
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