Ricevo e volentieri pubblico
FORESTALI A MARCIA INDIETRO
di Salvino Carramusa
La Finanziaria approvata il 30 aprile 2015 contiene circa 200.000.000 di euro di tagli. La riduzione di tanti sprechi e privilegi dei poteri forti e della burocrazia alla fine è stata molto ridimensionata . Si è trovato il modo con un emendamento presentato in estremis - per dirne solo una - di programmare la assunzione di altro personale con titolo di studio universitario nei ranghi della Regione; quando già vi sono 21.000 dipendenti tra i quali 4147 laureati. La spesa finale si potrebbe avvicinare a 15/20.000.000 di euro .
In questi giorni la Corte dei Conti ci ha fatto sapere che nel 2014 il bilancio della nostra Regione ha minori entrate per 1,5 miliardi e maggiori spese per 1,3 miliardi; mentre il debito, frutto di mutui, ammonta a 5,5 miliardi. Senza questo Presidente che pure ha perso tanti riferimenti in ogni senso, a mio avviso, sarebbe andata pure peggio. Comunque sono dati molto preoccupanti.
Rispetto alle previsioni iniziali della Finanziaria 2015, nel settore forestale, si è riusciti sino ad oggi a limitare i danni anche attraverso una contenuta mediazione sindacale. E’ stato recuperato il meccanismo del turn over. La progressiva estinzione del contingente antincendio è stata trasformata in una diminuzione “ nella misura pari al 20% del personale impiegato nel 2014”. Diminuzione finalizzata al risparmio sulle indennità di turno mediante una diversa destinazione lavorativa.
Complessivamente la copertura di spesa, ad oggi, è di 101.000.000 di euro (oltre i 41.000.000 da esercizio provvisorio per i lavoratori a tempo indeterminato). Dei 101.000.000, 59.000.000 serviranno per gli interventi antincendio e 14.000.000 sono stati assegnati per le attività lavorative ordinarie. Mentre 25.000.000 (o forse 50.000.000) sono ancora vincolati dalla trattativa Stato-Regione che nell’insieme riguarda 585.000.000 (300.000.000 secondo altre fonti) di entrate maturate e riscosse in Sicilia che lo Stato non ha ancora restituito (sarebbero molti di più se Roma avesse approvato i Decreti attuativi degli art. 36 e 37 dello Statuto e non fossero intervenuti patti per limitare entrate fiscali spettanti alla Sicilia ).
Per le garanzie occupazionali di tutti i lavoratori mancano più di 100.000.000 di euro. Ma le criticità maggiori riguardano la manutenzione ordinaria. Sono a rischio 151-isti, 101-isti, 78-isti. E naturalmente le attività correlate che in questo momento riguardano principalmente la manutenzione e la ripulitura dei parafuochi.
Sono tensioni che esploderanno a breve, ma una è già esplosa.
Il taglio del 20% del personale antincendio e la diversa destinazione lavorativa (manutenzione ordinaria ed altre attività) comporta un risparmio di appena 2.800.000 (secondo altri ancora meno) sulle indennità di turno. La finanziaria non ha indicato criteri di selezione per la rideterminazione del contingente. L’unica regola certa è quindi l’ordine di graduatoria che però finisce con l’escludere un 20% di personale più giovane. In questo contesto si sono escogitati rimedi che – rinuncia volontaria a parte – potevano rivelarsi e si sono rivelati peggiori del male. L’unico rimedio possibile era ed è un emendamento soppressivo della norma in esame.
Tra i rimedi architettati - “ di natura oggettiva “ - vi era l’idea di una selezione che tenesse conto della minore età (ipotesi poi scartata perché avrebbe prodotto 5000 ricorsi) e la visita preventiva in fase preassuntiva per concorrere a stabilire prima della assunzione il numero del personale idoneo. Magari sperando di approssimarsi così al 20%. Un tentativo maldestro che, credo, le visite iniziate da qualche giorno stanno smentendo. In ogni caso questa scelta è stata grave per almeno 3 motivi:
a) la visita preventiva in fase preassuntiva, introdotta nel nostro ordinamento nel 2009, è il Jobs Act in materia di sicurezza. Essa limita o annulla i diritti dei lavoratori nei casi di non idoneità. I loro ricorsi allo S.Pre.Sal e in ultima istanza al Giudice se avranno riscontro positivo (quando ad esempio il giudizio di non idoneità viene modificato con quello di idoneità con limitazioni) non determineranno obblighi per il datore di lavoro. Proprio perché non li aveva ancora assunti. Questo rischio è appena stemperato - in quei settori come il nostro - dove vigono garanzie occupazionali . Che sono sempre subordinate alle disponibilità finanziarie.
b) I lavoratori dello antincendio avevano (ed hanno) la copertura della sorveglianza sanitaria periodica dello scorso anno sino al 10/18 luglio. A Palermo sicuramente. Nelle altre provincie la situazione è assimilabile. Sotto questo profilo la selezione e la immissione in servizio della manodopera si poteva attivare tranquillamente tra il 15 maggio ed il 15 giugno. Così come stabiliscono norme regionali e statali.
c) I ritardi collegati alla programmazione delle visite preventive in fase preassuntiva hanno avuto la funzione di creare un alibi a tante altre inadempienze e disfunzioni come quelle collegate alla elaborazione ed approvazione delle perizie, alla manutenzione dei mezzi nonché al ritiro, alla sanificazione ed alla riassegnazione dei D.P.I. . Sulle procedure di acquisizione, registrazione (giornale di magazzino, inventario , ect), manutenzione, riparazione e consegna sarà utile tornare.
Tutti questi ritardi sono ancor più inammissibili se è vero che la somma sino ad ora stanziata per l’antincendio ovvero 59.000.000 di euro, è più certa di altre. Non essendo collegata a nessuna trattativa tra lo Stato e la Regione.
Le squadre, le autobotti, le torrette non sono ancora in servizio (tranne qualche eccezione come Messina, ma a partire dall’8 Luglio). In alcuni comuni non funziona neanche la Protezione Civile (per mancanza di fondi). I Vigili del Fuoco in Sicilia, rispetto al numero di abitanti, sono meno che in altri luoghi (1 Vigile del Fuoco ogni 800 abitanti in Francia; 1 ogni 3.300 abitanti in Sicilia). Ed è ovviamente risaputo che le funzioni della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco solo in parte si sovrappongono a quelle delle squadre antincendio della Forestale. Che hanno una loro specificità.
I Sindaci raramente fanno rispettare le loro stesse ordinanze che dispongono la pulizia di terreni e superfici agricole private, specie nei siti più a rischio.
E’ tornato il caldo e gli incendi ancora una volta stanno devastando gli ambienti naturali, agricoli e i boschi siciliani.
Non è possibile attendere ancora, magari sino al 20 - 25 luglio per la immissione in servizio degli addetti alla prevenzione e allo spegnimento degli incendi. Questa è la voce che corre per la provincia di Palermo. Bisogna utilizzare immediatamente gli operatori che hanno completato le visite. Per i torrettisti qualche telo ignifugo si trova... . Essi in ogni caso dovranno essere 2 per turno per ragioni più generali di sicurezza. Come fu stabilito e concordato nel 2013 nel corso di un incontro tra dirigenti del Corpo Forestale, dello S.Pre.Sal e delle OO.SS. provinciali di categoria di Palermo.
Gli altri operatori, in attesa di mezzi e D.P.I. , possono essere dislocati immediatamente nei punti sensibili in funzione, almeno, di vigilanza e deterrenza.
L’attività di vigilanza in sito ed itinerante è utile sempre. Infatti sarebbe opportuno disporla anche quando squadre e postazioni funzioneranno a pieno regime. Specie se sarà recuperato e razionalmente finalizzato il taglio di cui abbiamo parlato.
Tanti cittadini e forestali si vanno organizzando in tutta la Sicilia ( in concorrenza complementare e non sostitutiva ) per vigilare e segnalare gli incendi. “ Mille occhi che guardano oltre a vedere gli incendi possono anche vedere gli incendiari “.
La maggioranza di Governo… , l’Assessorato al Territorio ed Ambiente, i dirigenti del Corpo Forestale e sicuramente altri ancora, hanno il dovere di recuperare il tempo perduto. A Messina già lo hanno fatto. Con squadre decurtate, per adesso, del 20% ma con requisiti e mezzi idonei per operare.
Palermo, 7 luglio 2015
Salvino Carramusa
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Un appello contro gli incendi
L'analisi è ottima, ora dobbiamo riorganizzare il servizio antincendio perché questa porcheria del 20% deve rientrare definitivamente. Di idee c'è ne sono, le butteremo giù insieme, le pubblicheremo per essere vagliate da tutti, se ci saranno migliorie suggerite dai lavoratori le apporteremo, e infine le presenteremo a chi di dovere. La cosa che mi da fastidio è che per evitare danni dobbiamo essere sempre noi lavoratori ha dare le soluzioni, e mai chi è pagato profumatamente per questo. Saluti Giuseppe Candela.
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