Finanziaria, alta tensione all'Ars. Poi passa la manovrina
Il disegno di legge approvato prima della riunione del Consiglio dei ministri che domani dovrebbe decidere sull’impugnativa della Legge di Stabilità regionale dopo i rilievi della Ragioneria generale dello Stato.
di CHIARA BILLITTERI
L’Assemblea regionale ha dato il via libera alla ‘manovrina’ correttiva alla Finanziaria regionale approvata a maggio. Il disegno di legge è stato approvato in vista della riunione del Consiglio dei ministri che domani dovrebbe decidere sull’impugnativa della Legge di Stabilità regionale dopo i rilievi fatti dalla Ragioneria generale dello Stato. Stamattina sono stati approvati gli articoli relativi al voto nei comuni. Cambia la durata delle operazioni di voto per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, che adesso sarà equiparata a quella statale: in pratica, si voterà soltanto la domenica. E si introduce anche per i consigli comunali la “surroga provvisoria”: se un consigliere dovesse essere per qualche motivo sospeso temporaneamente dalla sua carica, potrà essere sostituito per il periodo d’assenza, in modo da consentire che i Consigli possano comunque raggiungere il plenum così come succede, per esempio, all’Assemblea regionale.
Ma la parte più consistente della legge è sicuramente quella che modifica alcuni articoli della Finanziaria regionale: l’Ars ha approvato anche l’articolo 1 che contiene, tra le altre cose, le modifiche alle norme su prepensionamenti, forestali, ed ex Pip. Per i dipendenti regionali verrà estesa la finestra entro la quale potrà essere presentata la domanda di pensionamento da 60 a 120 giorni. E cambia qualcosa anche per il Corpo Forestale: se inizialmente in Finanziaria era stato previsto di bloccare il turn over per quest’anno e ridurre la dotazione organica per gli anni successivi solo della metà di quelli che andavano in pensione, con la modifica decisa dall’assessore Baccei ogni prepensionamento si tradurrà in una riduzione dell'organico. Approvato anche l’articolo sui precari ex Pip: usciranno dal bacino (e non riceveranno più, quindi, alcun sussidio) tutti coloro che avranno raggiunto i requisiti per la pensione.
“Questo disegno di legge nasce per rispondere alle osservazioni della Ragioneria dello Stato – aveva detto l'assessore all'Economia intervenendo in aula all’apertura della seduta - ma le interlocuzioni con il governo nazionale sono iniziate prima della stesura
della finanziaria, già a marzo, e vanno avanti. Domani ci dovrebbe essere la riunione del Consiglio dei Ministri per decidere l'impugnativa o meno, per questo è necessario approvare il testo con urgenza”. La seduta a Sala d’Ercole era stata sospesa per la riscrittura dell’articolo che consentirebbe di trasformare i contratti di locazione dei capannoni dell’Irsap da onerosi a gratuiti. Dopo circa un’ora l’approvazione finale.
09 Luglio 2015
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