05 giugno 2015

REGIONE. GOVERNO-SINDACATI, MURO CONTRO MURO. NIENTE INTESA SUI PREPENSIONAMENTI. LEGGI LA NOTA DELL'ASSOCIAZIONE DEI DIPENDENTI REGIONALI



REGIONE
Governo-sindacati, muro contro muro
Niente intesa sui prepensionamenti


di Giacinto Pipitone


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PALERMO. Governo e sindacati non trovano l’accordo e sfuma la possibilità di rendere revocabile la domanda di prepensionamento alla Regione.
Si riapre così lo scontro nato dopo i tagli ai regionali introdotti con la Finanziaria. L’Aran aveva convocato le sigle autonome e confederali per mercoledì sera. Sul tavolo un accordo che avrebbe corretto in corsa la riforma delle pensioni introducendo tramite la concertazione la possibilità di ritirare la domanda già presentata. È una previsione senza la quale, secondo l’assessore al Personale Ettore Leotta, si rischia perfino che il governo nazionale impugni la legge. Che oggi consente il pensionamento anticipato a chi matura i requisiti in vigore prima della riforma Fornero: in questo caso il taglio all’assegno pensionistico previsto dalla Finanziaria viene dimezzato.
Ma i sindacati hanno fatto muro. I Cobas Codir non sono neppure andati all’incontro: «Il governo rimedi da sè ai suoi errori». E ieri hanno «avvertito» i dipendenti regionali sui rischi di questa fase: «Chi farà domanda adesso, o addirittura va subito in prepensionamento, rischia di finire esodato se nel frattempo lo Stato impugnerà la legge».

05 Giugno 2015
http://gds.it/2015/06/05/governo-sindacati-muro-contro-muro-niente-intesa-sui-prepensionamenti_365704/




Ecco la nota dell'Associazione dei Dipendenti Regionali

Aran -Disciplina su ipotesi di revoca domanda di pensionamento 


In data 3 giugno u.s. si è svolta presso la sede dell'ARAN Sicilia la riunione convocata a seguito della delibera adottata dalla Giunta di Governo, su proposta dell'Assessore alla Funzione Pubblica, finalizzata a un accordo con le OO.SS. per la disciplina delle ipotesi di revoca della domanda di pensionamento ex art. 52 della l.r. n. 9 del 2015.
Il Commissario dell'Aran non ha presentato alcuna proposta scritta, ma ha dichiarato di volere, al momento, acquisire la disponibilità da parte delle OO.SS. alla proposta avanzata dall'Assessore pro tempore alla Funzione Pubblica.
Le OO.SS. presenti si sono tutte dichiarate disponibili ad accogliere una proposta che possa consentire ai dipendenti di potere revocare la domanda di pensionamento, atteso il lungo periodo di riferimento (2015-2020), l'incertezza del panorama statale che a breve, sembrerebbe, subirà incisive modifiche, nonché la circostanza più importante e cioè la certezza dell'entità dell'assegno di pensione che incide in maniera evidente sulla decisione di andare in pensione o meno. A tal proposito abbiamo fatto presente che nel mondo della P.A. il datore di lavoro ha l'obbligo di compilare il modello PA 04 certificazione delle retribuzioni da lavoro percepite negli anni dai dipendenti, al fine di potere effettuare una simulazione del trattamento di quiescenza da richiedere ad un qualsiasi CAF o Patronato abilitato. Il Commissario dell'ARAN ha risposto che l'Amministrazione rilascia il CUD, documento sufficiente a raggiungere lo stesso obiettivo. Abbiamo obiettato rappresentando che il CUD assolve esclusivamente finalità di ordine fiscale, mentre il Modello PA 04 ha una diversa natura e assolve finalità diverse. Il Commissario non conosceva l'esistenza del citato modello e ha continuato a sostenere che l'Amministrazione Regionale non ha alcun onere nei confronti dei propri dipendenti, cosa di cui dubitiamo fortemente, e per la quale avvieremo approfondimenti per garantire, almeno in questo la parità di trattamento con gli altri impiegati pubblici, in merito alla necessità di far conoscere in tempo ai colleghi l'importo che percepiranno.

La riunione è stata aggiornata a venerdì 12 giugno alle ore 10,30 stessa sede.







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