26 giugno 2015

IL FLOP DEI PREPENSIONAMENT IQUALCUNO SI ASSUMA LA RESPONSABILITÀ



NIENTE TFR E NIENTE CONCORSI


Il flop dei prepensionamenti
Qualcuno si assuma la responsabilità



palazzo d'orleans


E alla fine fu flop prepensionamenti. Prima che l’assessore Leotta formalizzasse le sue dimissioni è giunto agli uffici il deposito della norma che dovrà aggiustare i danni della finanziaria. Un correttivo tecnico secondo quanto ci è stato detto fino ad oggi, per rettificare un errore formale e per rispondere ad alcune osservazioni romane che, diversamente, potrebbero portare ad una impugnativa e nel frattempo bloccano i trasferimenti progressi.

Ma la norma di rettifica sembra essere diventata ben altra cosa rispetto ad un semplice aggiustamento tecnico. C’è dentro anche il contenuto dell’accordo sindacale sui tempi per presentare le domande di prepensionamento e per ritirarle ma c’è anche l’aggiustamento dei tempi e dei modi rispetto ai requisiti pre Fornero e la clausola di salvaguardia per la Regione che ai prepensionandi non pagherà il Tfr, la così detta buonuscita, almeno non subito e neanche nei mesi ed anni immediatamente seguenti.

Ma andiamo per ordine. La nuova norma che dovrà passare all’Ars prevede che i dipendenti regionali che accedono al prepensionamento potranno farlo con i requisiti previsti prima della legge Fornero ovvero 61 anni e 3 mesi di età e 36 anni di contributi versati oppure 40 anni di contributi versati, ma con decurtamenti progressivi sull’entità della pensione in funzione delle singole posizioni. Per presentare le domande la finestra si allarga fino a 180 giorni anche se non è chiaro se questo significhjerà domande fino al 15 novembre oppure, in base a come la norma sarà approvata, i 180 giorni potrebbero decorrere dalla pubblicazione della nuova norma e dunque slittare a dicembre, gennaio e chissà quando.

Ma la Regione si è accorta che non potrà pagare a queste persone il Tfr accantonato,pena un ulteriore disavanzo, altro che risparmio. Ed allora ecco la trovata. Tfr congelato che verrà pagato solo al compimento dell’età per la pensione ordinaria. Dunque allo stato attuale 66 anni.

Nella migliore delle ipotesi chi andrà in pre pensionamento dovrà aspettare 5 anni per avere la propria ‘buonuscita’. Un disincentivo forte visto che una delle grandi attese dei pensionandi è proprio l’incasso del Tfr, una somma consistente per molti.

Il prepensionamento è solo su base volontaria (e non potrebbe essere diverso se non si sono raggiunti limiti di età). Allora perché un dipendente dovrebbe andare in pensione anticipatamente perdendo soldi ogni mese, non incassando il Tfr e vivendo comunque una penalizzazione?

Annullato, inoltre, il pur minimo effetto ‘sociale’ dei prepensionamenti. la norma prevede anche il blocco del turn over dunque anche i concorsi annunciati per coprire il 10% della forza lavoro che andrà via, non potranno essere banditi. Dunque niente spazio neanche ai 100 posti a concorso sbandierati ai 4 venti. D’altronde le elezioni sono passate.

Il flop del piano di dimagrimento della macchina regionale è dietro l’angolo

26 giugno 2015
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