Forestali, servizio anticendio al palo
SORTINO.
I lavoratori chiedono l'intervento del prefetto. L'Ugl: «A rischio il
patrimonio boschivi Forestali, servizio anticendio al palo.
Il sindacato Ugl ha chiesto al prefetto di Siracusa, Armando Gradone, la
convocazione di un tavolo per discutere sulla vertenza dei lavoratori
forestali. Una situazione, quella dei forestali, che è diventata ormai
drammatica. Con una nota, l'Ugl fa rilevare che l'approssimarsi della
stagione estiva, senza che si ancora attivato il servizio per la
prevenzione degli incendi, determina un serio stato di pericolo per la
salvaguardia del patrimonio boschivo. Non solo. La situazione attuale
di precarietà fa crescere il malumore tra i lavoratori che, non solo si
vedono negato il diritto al lavoro e alla relativa retribuzione, ma
vedono minacciato un patrimonio boschivo frutto di anni di lavoro, di
sacrifici e di investimento di denaro pubblico che rischia di andare
rapidamente in fumo. «Certamente - si legge in una nota dell'Ugl - non
bisogna trascurare che lo stato di disagio di centinaia di lavoratori,
unito alla mancanza di servizio di prevenzione ed avviamento incendi,
possa causare gesti inconsulti da parte di qualche facinoroso, gesti che
poi possono determinare notevoli danni al patrimonio boschivo».
«Siamo fortemente preoccupati continua la nota - del grave disagio che
ne deriva per i lavoratori e per le loro famiglie nonché dei problemi di
ordine sociale e di pubblica sicurezza che il perdurare di tale
situazione, potrebbe procurare alla comunità, considerato anche che il
mancato avvio dei lavoratori utilizzati in gran parte nel servizio della
realizzazione dei viali parafuoco potrebbe favorire l'insorgere di
incendi con conseguente devastazione del territorio boschivo». Da
queste considerazioni scaturisce la richiesta di un incontro con il
prefetto e l'intervento tempestivo delle autorità interessate dal
presidente del Governo regionale, agli assessori regionali, Agricoltura
dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, e Territorio e
Ambiente, a tutti i Prefetti della Regione Sicilia. Il sindacato,
infatti, ha tra le proprie finalità statutarie sia la tutela delle
posizioni giuridiche dei lavoratori del settore che, più in generale, la
difesa del territorio messo in pericolo dalle inadempienze. Infine,
viene evidenziato che ancora non sono stati effettuati i lavori di
ripulitura delle aree perimetrali, non sono stati ripuliti i viali
taglia fuoco, non sono state ripulite le vie di fuga, non si è ancora
proceduto alla sistemazione del sottobosco. «Tutte le omissioni appena
elencate - conclude la nota - possono contribuire, in maniera
determinante, alla propagazione degli incendi, a prescindere dalla loro
natura, ed al verificarsi di ingenti danni al patrimonio boschivo con i
conseguenti rischi per le pro prietà private lambite, in più
occasioni, dalle fiamme. Il verificarsi di danni ulteriori, in assenza
del personale della forestale, non ancora avviato al lavoro, allo stato
attuale, è stato impedito soltanto dall'opera dei Vigili del fuoco che
avrebbero competenza soltanto nei luoghi abitati, e dalla collaborazione
delle organizzazioni di volontariato». Il verificarsi di danni
ulteriori, in assenza del personale della forestale, non ancora awiato
al lavoro, allo stato attuale, è stato impedito soltanto dall'opera dei
Vigili del fuoco che avrebbero competenza soltanto nei luoghi abitati, e
dalla collaborazione delle organizzazioni di volontariato. Inoltre, il
sindacato invita ad evitare dagli inutili proclami volti ad alimentare
quella "cultura del sospetto" che, nel caso di specie parrebbe un ultimo
tentativo di obliterare le reali e concrete responsabilità per il
mancato avvio della campagna di prevenzione degli incendi boschivi e per
l'omesso avvio al lavoro del personale di terra necessario per le opere
di spegnimento.
P.M.
23 Maggio 2015
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