ARS
Sì alla Finanziaria, la manovra approda in Aula
Stop alle assunzioni, passano i tagli al personale
di Accursio Sabella
Sì della commissione bilancio alla legge di stabilità dopo una seduta fiume terminata solo stamattina. Da lunedì parte l'esame a Sala d'Ercole. Bisognerà approvare la manovra entro il 30 aprile. Sì alle norme su regionali e Forestali, ecco la Centrale unica degli acquisti e i finanziamenti della ex Tabella H. I Cinquestelle: "Il solito mercato".
PALERMO - La manovra Finanziaria sbarca a Sala d'Ercole. E inizia la folle corsa verso l'approvazione. Solo questa mattina la seconda commissione dell'Ars ha dato il via libera ai documenti contabili. Dopo ore di discussione a tratti anche tesa, soprattutto quando si è affrontato il nodo del personale regionale e dei precari siciliani. Ma la legge di stabilità alla fine ha avuto l'ok, con il voto della maggioranza, mentre il centrodestra ha votato contro e il Movimento cinque stelle ha addirittura lasciato i lavori: “Quello è il solito Suk arabo” il commento dei deputati grillini.
Ad approdare in Aula è, nella sostanza, la manovra portata a Palazzo dei Normanni dal governo. Una manovra il cui “cuore” era rappresentato dalle riforme riguardanti Forestali e personale regionale. Questioni al centro di un duro scontro ancora in corso tra sindacati e governo. E che sfocerà nello sciopero generale di mercoledì 29. L'obiettivo del governo, entro il 2017, è quello di alleggerire l'organico dei Forestali (al momento superiore alle 24 mila unità) di circa tremila lavoratori, attraverso lo strumento del pre-pensionamento che consentirebbe di accedere alla pensione al compimento del 63esimo anno d'età. Altri risparmi arriveranno dalla riduzione (i lavoratori non potranno spingersi oltre 10 chilometri dalla propria sede). Prevista la riduzione del 20% dell'utilizzo dei lavoratori per gli interventi di “antincendio boschivo”. Prepensionamenti previsti anche per i lavoratori dei Consorzi di bonifica e dell'Ente sviluppo agricolo. A proposito dei Consorzi di bonifica, il governo prevede che questi enti, ai quali la Regione corrisponde ogni anno una consistente somma per “integrare” i propri bilanci (nel 2014 è stata pari a oltre 53 milioni), debbano raggiungere, entro il 2019 l'autosufficienza: il contributo verrà via via ridotto.
Prevista infine anche l'incorporazione all'interno dell'Esa dell'Istituto di incremento ippico e dell'Istituto zootecnico. E poi, i risparmi dovrebbero giungere anche dai prepensionamenti dei dipendenti regionali (la “finestra” per il pensionamento sarà aperta fino al 2020), il relativo “dimagrimento” della dotazione organica (circa 2.300 dipendenti dovrebbero lasciare la Regione nel prossimo quinquennio), oltre alla riduzione delle postazioni dirigenziali e l'allineamento delle persioni alla norma statale. Approvata anche l'istituzione della Centrale unica degli acquisti, che dovrebbe consentire un abbattimento dei costi per l'acquisto di beni e servizi, sì all'individuazione di un advisor che dovrà lavorare al riordino e allo scioglimento delle partecipate (e che costerà alla Regione 150 mila euro l'anno) e via libera la creazione degli Organi intermedi di valutazione per i dirigenti.
Approvato, poi, anche il famoso “allegato 1”. L'elenco dei finanziamenti a enti regionali, teatri e associazioni. Un emendamento del centrodestra ha ripinguato il capitolo destinato al “Buono scuola”, inizialmente azzerato dal governo. Trovati anche i soldi per le borse di studio degli specializzandi in medicina. Mentre è arrivato l'ok ai finanziamenti (leggermente ridotti rispetto agli anni precedenti) per alcune associazioni che una volta erano comprese nella cosiddetta “Tabella h”: tra queste, l'Unione italiana ciechi, la stamperia Braille, la fondazione Whitaker, il Brass Group e il Cerisdi.
Passa anche la norma che riconosce circa due milioni complessivi di per i comandati degli assessorati Salute ed Economia mentre la commissione ha dato il proprio via libera anche ai provvedimenti che consentono lo “sbigliettamento” in parchi e riserve regionali. Passa anche lo stanziamento 890 mila euro annuo per l'assunzione alla Regione dei testimoni di giustizia.
La commissione ha invece “stoppato” l'emendamento di Antonello Cracolici che prevedeva la riapertura dei concorsi nell'amministrazione regionale e l'assunzione di cento persone l'anno per tre anni. "Ci dispiace per la maggioranza e il governo, - ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone - ma non sono tollerabili atteggiamenti schizofrenici e contraddittori, da un lato agevolare i prepensionamenti e dall'altro proporre nuove assunzioni, ben trecento in due anni. Malgrado gli annunci - ha aggiunto Falcone - il Pd non perde mai il vizio di assaltare la diligenza, anche quando ci si trova in situazioni di gravissima difficoltà finanziaria, come quella che oggi vive la Regione". Stop anche a quella che le opposizioni hanno indicato come una “sanatoria selvaggia” del demanio marittimo: “Dal governo – ha commentato sempre Falcone – solo vecchie logiche che non fanno bene alla Sicilia”. "Come ogni anno – ha commentato il presidente della commissione ambiente Giampiero Trizzino - la finanziaria diventa il cavallo di Troia per portare a casa condoni e sanatorie. Per fortuna ce ne siamo accorti”.
Tornando ai conti, approvato anche l'accantonamento da 450 milioni di euro: somme scongelate solo se lo Stato darà l'ok all'accordo sul riconoscimento alla Sicilia di imposte attualmente riscosse a Roma e se la Cassa depositi e prestiti consentirà la “moratoria” per due anni delle rate di mutuo. In caso contrario, bisognerà tagliare in diversi capitoli. Nel frattempo, la Sicilia chiede un nuovo mutuo: 145 milioni da destinare a Comuni e Province. In realtà, questa somma sarà in parte vincolata: 30 milioni saranno destinati esclusivamente alle strade siciliane. Soldi che per due terzi verranno sottratti appunto alle spese per gli investimenti dei Comuni.
Via libera anche a due norme suggerite dall'assessore all'Ambiente Maurizio Croce. La prima prevede la rifunzionalizzazione dell’Arpa Sciilia attraverso l’accesso ai finanziamenti del Fondo sanitario nazionale. La seconda riforma istituisce la Commissione tecnica esterna Via-Vas. “Questa norma autofinanziata consentirà, - ha commentato Croce - tra l’altro, la rapida evasione di oltre 1300 pratiche giacenti in assessorato”. E come spesso accade, sì della commissione anche a una serie di emendamenti fortemente caldeggiati da singoli deputati. È il caso ad esempio del Consorzio universitatio di Trapani al quale sono destinati 600 mila euro (voluto dal capogruppo del Pd Baldo Gucciardi) o dei finanziamenti di enti del siracusano come il Ciapi (al quale andranno 2,3 milioni) o l'Istituto nazionale del dramma antico (ecco 640 mila euro) sponsorizzati dal vicepresidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo. “Il solito suk arabo – hanno commentato i deputati del Movimento cinque stelle - con accordi trasversali e scambi di cortesie, tra la sempre più sfilacciata maggioranza e l'opposizione, che apre la strada a nuovi possibili bacini di precari e a pericolose illusioni, a scopo puramente clientelare”. "Questa manovra - dichiara Falcone - servirà solo per galleggiare ancora un po'. Ma già tra pochi mesi dovremo intervenire un'altra volta". Intanto, la battaglia si sposta a Sala d'Ercole. Lunedì parte l'esame in Aula: una vera e propria corsa contro il tempo. La manovra dovrà essere approvata entro il 30 aprile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25 Aprile 2015
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