16 aprile 2015

DE LUCA: «COSÌ STABILIZZERÒ 4.500 FORESTALI IN 2 ANNI». A ME NON VA CHE ABBIAMO 20MILA FORESTALI IN CALABRIA E 50MILA IN SICILIA E IN CAMPANIA NO



di DONATO DE SENA - 16/04/2015

Incassato il sostegno del governo Renzi e la benedizione del sottosegretario Luca Lotti, Vincenzo De Luca preme l’acceleratore sul programma elettorale. Intervenendo ad Avellino ieri il candidato del Pd alle Regionali campane ha lanciato il suo piano per la stabilizzazione di circa 4.500 operai idraulico forestali (alle dipendenze di venti comunità montane ed altri enti regionali) in larga parte senza stipendio da mesi o oltre un anno. Insoddisfatti dalle scelte dall’attuale presidente della giunta Stefano Caldoro, una vasta rappresentanza della categoria ha riempito la sala congressi dell’Hotel de la Ville per conoscere la proposta dell’ex sindaco di Salerno, vincitore delle primarie di coalizione del primo marzo.

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VINCENZO DE LUCA: «CALDORO? UNO CHE È IN FUGA DA 5 ANNI» –

«So che vedete in me l’ultimo treno che passa per la Campania», ha detto De Luca rispondendo alla calorosa accoglienza. «Una delle cose che mi ha colpito di più – ha poi aggiunto riprendendo l’accusa degli operai al governatore Caldoro – è questa totale mancanza di sensibilità e di rispetto umano. Non va bene uno che è in fuga da cinque anni. Per loro la politica è un modo per preparare la prossima campagna elettorale». Dunque, il piano. De Luca ha indicato alcuni obiettivi da raggiungere nel breve e medio termine. Il primo passo verso la stabilizzazione è stato indicato nell’istituzione di un’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. «Dobbamo in primo luogo approvare la legge per la difesa del territorio e la bonifica montana», ha detto il candidato presidente. «L’obiettivo di fondo – ha spiegato – è avere una legge che dia stabilità all’intervento sulla forestazione e sulla bonifica». In altre parole: norme che consentano di chiarire quale destino devono avere le comunità montane, i loro finanziamenti e i lavori necessari. «Credo sia possibile farla in tempi rapidi», ha precisato De Luca.

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VINCENZO DE LUCA: «STABILIZZARE GRAZIE A FONDI UE E ORDINARI» –

Secondo passaggio è rappresentato dal piano finanziario. «Con i soli fondi del bilancio ordinario della Regione non ce la facciamo», ha affermato De Luca, sottolineando l’importanza dell’utilizzo dei fondi europei, che finora la Campania non ha sfruttato in toto. «Da qui al 2020 abbiamo centinaia di milioni che possiamo utilizzare per le coperture», ha detto l’ex sindaco. E insieme ad essi anche i fondi ordinari e finanziamenti delle banche. Su quest’ultimo punto (De Luca dice di dover ancora «verificare bene») l’ipotesi è quella dell’anticipazione dei pagamenti da parte degli istituti di credito. «Costerà interessi – ha spiegato il candidato agli operai – e probabilmente bisognerà impeganre 1 o 2 milioni di euro per pagare gli interessi per l’anticipazione, ma se queste sono le dimensioni del problema, per me si possono sostenere. Si tratta di un investimento sociale». Al terzo punto, infine, sono spuntati i diversi settori in cui impiegare i lavoratori. De Luca pensa a stabilizzare gli idraulici forestali impiegandoli anche in settori diversi da quelli di attuale competenza. Siccome gli operai di fatto svolgono anche una funzione di guardie antincendio e di forestazione, l’ex sindaco pensa di poter destinare alle comunità montane una quota (forse il 10%) dei fondi ordinari finora destinati a Protezione Civile, agricoltura, prevenzione del rischio idrogeologico. Ma De Luca ritiene giusto anche destinare soldi della tutela dell’ambiente. Gli operai forestali, è una delle proposte dell’ex sindaco, potrebbero essere impiegati come guardie ambientali, anche con turni di notte, nella vigilanza della Terra dei Fuochi per evitare roghi di rifiuti tossici.

VINCENZO DE LUCA: «PIANO INDUSTRIALE NEI PRIMI 100 GIORNI» –

Insomma, quella di De Luca è una road map lunga e non semplice da rispettare. «Non ce la faremo in un anno», ha chiarito ancora il candidato. In due anni, però, sì. «In due anni arriviamo alla stabilizzazione di tutti i lavoratori», è stata la promessa. La legge regionale andrebbe approvata «nei primi 100 giorni» dall’insediamento della giunta regionale. E «in tre mesi il piano industriale». Nel mezzo dovrebbe esserci una forte collaborazione da Roma. Già, perché oltre ai fondi ordinari ed europei, e all’eventuale anticipazione delle banche per pagare gli stipendi, servirà anche il sostegno del governo nazionale. Una quota dei 4.500 lavoratori, nel piano di De Luca, dovrebbe essere accompagnata al prepensionamento. Forse 500 operai. «Fin quando non decolla il piano industrale – ha spiegato il candidato – probabilmente abbiamo degli esuberi e non possiamo dare a tutti il lavoro». Poco è poi arrivata una precisazione: «Dobbiamo parlare di prepensionamento con Poletti e con il Ministero del Lavoro. Abbiamo buoni rapporti e la possibilità di farci ascoltare». E se il governo non dovesse sentire? È un’ipotesi che De Luca esclude, per il semplice fatto che i forestali campani sono in numero nettamente inferiore rispetto alla Calabria e alla Sicilia. «Se ci sono 500 lavoratori in più vuol dire che si fa una scelta di solidarietà, di dare una mano. A me non va che abbiamo 20mila forestali in Calabria e 50mila in Sicilia e in Campania no. Si fa una scelta di solidarietà anche per la Campania».

VINCENZO DE LUCA: «IN UN MESE VIA LE ECOBALLE» –

De Luca ha indicato il problema degli idraulici forestali come «quarta» tra le priorità del programma elettorale. Al primo posto ci sarebbe quella di ristabilire il fondo sociale per i disabili. «Ci sono famiglie con disabili che non si riescono nemmeno a muovere per andare a scuola». La seconda priorità dell’ex sindaco riguarda invece il tetto di spesa sanitario, per il quale a settembre – ha detto De Luca – non sono più garantite cure e assistenza. Terza priorità è quella di risolvere l’emergenza nella Terra dei Fuochi. Il candidato del centrosinistra ha promesso la rimozione di milioni di ecoballe «in un mese».

(Foto e video di: Giornalettismo)



Nota
In campagna elettorale per vincere bisogna sparare numeri e minchiate col botto, altrimenti si perde.
Ma come fa il Partito Democratico a candidare persone indagate per abuso d'ufficio? 
Se  Vincenzo De Luca dovesse vincere le elezioni, dovrebbe essere applicata la Legge Severino sull'incandidabilità dei condannati per reati non colposi, che prevede in quel caso la decadenza e quindi si andrebbe a nuove elezioni. Ve lo immaginate quanto ci costerebbero le elezioni in Campania?






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