29 aprile 2015

GRAMMICHELE (CT), FUTURO INCERTO PER I PRECARI. TOTÒ BRIGADECI,HA RIBADITO L'IMPEGNO DELLA CGIL PER RISOLVERE L'ANNOSA QUESTIONE DEI PRECARI DEGLI ENTI LOCALI E FORESTALI



Grammichele

«Futuro incerto per i precari»

Fp Cgil: «Stabilizzazione per i lavoratori degli Enti locali»


L'incontro tenutosi ieri a Grammichele 
e che ha riguardato i «precari»


«Precari Enti locali. Quale futuro?». Questo il tema dell'incontro tenutosi a Grammichele al quale, oltre ad un centinaio di lavoratori del calatino, hanno preso parte i vertici regionali e zonali della Fp Cgil, Abbinanti, Brigadeci, D'Amico e Bufalino e le on. Luisa Albanella e Concetta Raia; presenti i sindaci di Grammichele, Vizzini, Canzoniere e Sinatra e il presidente del consiglio di Ramacca, Nunzio Vitale.
Totò Brigadeci, porgendo il saluto, ha ribadito l'impegno della Cgil per risolvere l'annosa questione dei precari degli Enti locali e forestali. Sono, quindi, intervenuti Francesco D'Amico e Maria Rosa Filetti che hanno ribadito l'ineludibile necessità di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori che da oltre un ventennio operano negli Enti locali.
Alfio Bufalino, svolgendo la sua attenta relazione, ha puntato il dito sul fatto che ben 11 milioni e 500 mila euro arrivino dalla Regione ai Comuni che potrebbero cessare se non si arriverà alla stabilizzazione e quindi sollecita i sindaci e la Regione a porre in essere gli opportuni provvedimenti, per porre fine ad una situazione che si protrae da un ventennio e vede i 22 mila lavoratori precari a percepire un assegno mensile di 800-900 euro e non avere alcuna certezza per il futuro.
Intervenendo i sindaci Sinatra e Canzoniere hanno ribadito, malgrado le poche risorse economiche, di essere al fianco dei lavoratori che hanno acquisito competenze e professionalità, per risolvere l'annosa questione.
Le on. Raia e Albanella confermano il loro impegno, ma ribadiscono le difficoltà per trovare le risorse necessarie per stabilizzare i precari.
Forte il dissenso dei precari che, stanchi di essere sfruttati e sottopagati, chiedono la loro stabilizzazione chiarendo: «Siamo chiamati ancora carusi anche se siamo alla soglia dei 50 anni di età e dopo aver svolto il nostro lavoro per oltre 20 anni assumendoci responsabilità e acquisendo competenze, vogliamo adesso che la politica si assume le proprie responsabilità e metta fine al nostro eterno precariato che ci mortifica».
L'intervento finale di Enzo Abbinante, segretario regionale Fp Cgil muove pesanti critiche alla politica e suggerisce la storicizzazione della spesa da parte della regione, deroghe per procedere alla stabilizzazione e invita tutti a partecipare allo sciopero del 13 a Palermo e dopo a Roma.
Nuccio Merlini


28 Aprile 2015







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