Protesta a Palermo
Dipendenti regionali «Giù le mani dagli stipendi»
Sarebbero state 4.500 persone circa che si sono date appuntamento ieri davanti al palazzo della Regione, a Palermo, per protestare contro la paventata decisione del governatore Crocetta ridurre gli stipendi dei dipendenti regionali e adeguare la loro pensione a quella degli enti pubblici statali. La manifestazione si è svolta sotto la pioggia battente e sotto gli ombrelli in tanti hanno pensato che forse questa è l'ultima possibilità di trattare. La pensa così Paola Di Gregorio, responsabile del dipartimento regionale della Cisl, che in attesa del nuovo incontro di oggi alle 15.30 sempre alla Regione, fa il punto delle pedine che il sindacato sarebbe disposto portare indietro di una casella. «Ci confronteremo con gli assessori al Lavoro, al Bilancio e alla Funzione pubblica per trovare almeno un punto d'incontro. Non chiediamo che venga ritirato tutto, ma che si faccia un passo verso di noi, sì». Quale? «Beh, soprattutto l'indennità per il personale tecnico del corpo forestale: è un diritto pregresso e che non si può perdere così. Parliamo di 300 euro. E poi il prepensionamento. A noi andrebbe bene un regime misto, contributivo e retributivo. Non vogliamo salvare un privilegio». Di Gregorio annuncia di poter trattare sui congedi straordinari e parentali e su alcuni permessi sindacali. Ma su un punto il "no" è netto: le pensioni dei dipendenti regionali. «Vorrebbero usare la pre-Fornero. Una pensione forzata, con un 20% in meno. Non ci stiamo». Stessa posizione per la Cgil: «Sulla modifica del contratto in essere e la riduzione della retribuzione siamo fermissimi - precisa Franco Nardi, segretario generale Funzione pubblica - I regionali non hanno un rinnovo contrattuale da 10 anni. Alla faccia di chi parla di situazioni di privilegio. Anzi, mi sa che se attuata, questa rischia di essere la prima vera riduzione di retribuzione nell'ente pubblico e nello Stato». Mentre Nardi usa la metafora di un grande elefante regionale che vuole rivoltarsi contro i suoi stessi figli, il segretario provinciale dell'Ugl Siracusa, Antonio Galioto, parla delle difficoltà per i dipendenti regionali se passasse la legge che adegua le loro pensioni a quelle degli statali: «I dipendenti della Regione con 25 o 30 anni di lavoro alle spalle hanno già versato le tasse. Non si può applicare loro una legge retroattiva di assestamento al bilancio, che distruggerebbe ogni diritto acquisito».
Seby Spicuglia
18 Marzo 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.