Giarre. Servizi igienici inutilizzabili nei parchi comunali di Macchia, S. Giovanni Montebello e allo Jungo
Polmoni verdi, ma senza bagni pubblici
I bagni chiusi al parco di Macchia
Una lastra di cemento armato che inibisce l'utilizzo dei servizi igienici del parco comunale «Giardino» di viale dello Jonio a Macchia, da oltre un ventennio inagibili, è un triste biglietto da visita. Alla vigilia delle molteplici iniziative d'intrattenimento legate alle celebrazioni del Bicentenario dalla nascita del Comune e della nuova stagione di saggi artistici delle scuole del territorio, i tre principali spazi a verde della città sono sprovvisti di servizi igienici a causa della mancata riparazione dei danni strutturali che ne hanno compromesso la loro funzionalità.
Nel parco comunale di Macchia, da lunghi anni, si susseguono sopralluoghi tecnici per quantificare la spesa per la riqualificazione dei locali igienici e il ripristino di lavabi e wc, in parte vandalizzati. L'ultimo di una serie di preventivi ammonta a 40 mila euro. Ma di interventi neppure l'ombra.
Analogo, il copione, anche nel parco di S. Giovanni Montebello, straordinario polmone verde, di recente oggetto di interventi di restyling a opera del Comune: non ha, però, servizi igienici fruibili.
Parecchi denari occorrono anche per rendere nuovamente agibili i bagni pubblici del parco Jungo di corso Europa, i cui locali sono stati teatro di numerose incursioni vandaliche che ne hanno compromesso la fruibilità. Degrado e abbandono imperano da molti anni; l'amministrazione ha ereditato dalle precedenti gestioni anche un'area ludica annessa al parco la cui arena, d'estate, è molto frequentata. I giochi per bambini, distrutti e resi inutilizzabili, e che rappresentavano un serio pericolo per la sicurezza dei piccoli fruitori, sono stati rimossi nei mesi scorsi dall'Ufficio tecnico. Il vice sindaco e assessore al Verde, Salvo Patanè, non nasconde le criticità derivanti dall'assenza dei servizi igienici, sottolineando che, «ove possibile, si ricorrerà all'utilizzo di bagni chimici».
Patanè rivendica gli sforzi compiuti dall'amministrazione nell'essere riuscita, «a costi zero, a riqualificare gli spazi interni del parco di Macchia. Di recente il corpo forestale ha reso fruibile ampi settori, di loro pertinenza, collocando le staccionate e provvedendo alla piantumazione di nuove essene arboree. Analoghi interventi, tra cui la potatura degli alberi che non veniva effettuata da numerosi anni, è stata eseguita nel parco di S. Giovanni Montebello, al cui interno, cosi come a Macchia, sono stati collocati dei giochi per bambini».
Mario Previtera
10 Marzo 2015
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