20 febbraio 2015

SI APRE UNO SPIRAGLIO PER IL MANTENIMENTO DELL'UOS. SI È DISCUSSO ANCHE DELLA RISISTEMAZIONE DELLE STRADE DI CAMPAGNA ABBANDONATE, MEDIANTE IL COINVOLGIMENTO DI ESA, CONSORZI DI BONIFICA E FORESTALI


Comiso

Uos, aperto spiraglio
«Contenere i costi salverà il presidio»


Lucia Fava
Comiso. Si apre uno spiraglio per il mantenimento dell'Uos (Unità operativa specializzata per le colture protette) di Comiso. Se si riusciranno a contenere i costi il presidio sarà salvo, ovvero non andrà a confluire nell'Unità operativa dell'Ufficio Servizio Agricoltura (Usa) di Ragusa. E' quanto ha assicurato l'assessore regionale all'Agricoltura, Nino Caleca, all'assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive del Comune di Comiso, Sandra Sanfilippo, nel corso di un convegno a Catania interamente incentrato sulle tematiche del comparto. All'esponente della giunta Crocetta, la giovane amministratrice casmenea ha spiegato l'importanza, per il territorio comisano, dello sportello Uos. "Pur comprendendo la logica di riorganizzazione del Dipartimento - spiega la Sanfilippo - riteniamo che presidio debba essere comunque mantenuto, in quanto, sin dalla sua istituzione nel 2004, si è dimostrato un importante supporto per l'amministrazione comunale e per l'utenza: uno strumento efficace nel dare risposte al territorio". Del mantenimento del presidio l'amministratrice comisana ne discuterà nuovamente con l'assessore Caleca venerdì prossimo, nel corso di un nuovo incontro, a Catania, sul Psr in agricoltura. In quella occasione sarà presente anche la dirigente generale del Dipartimento regionale dell'Agricoltura, Rosaria Barresi, e si entrerà più nel dettaglio circa le modalità per il salvataggio del presidio.
Ma l'assessore Sanfilippo è stata a Catania per una duplice finalità: nel corso del convegno si è discusso anche di Imu agricola. "E' un provvedimento che penalizza fortemente la Sicilia - spiega la giovane amministratrice -, in quanto riconosce agevolazioni solo per i territorio montani, tagliando fuori la quasi totalità di quelli siciliani. In pratica, è come se da un lato lo Stato italiano, tramite il Psr, desse dei fondi agli agricoltori sicilianie li togliesse però dall'altro con l'Imu agricola". L'esponente del governo isolano ha annunciato che si farà portavoce di tale anomalia col Ministro all'Agricoltura Maurizio Martina. "L'assessore Caleca - aggiunge la Sanfilippo - chiederà un'esenzione per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli siciliani eche vengano attenzionatele aree collinari". Tra le tematiche affrontate nel corso del convegno etneo, anche quella relativa alla creazione di una "banca della terra" per dare in concessione a giovani imprenditori isolani, cooperative e nuove imprese, quei terreni che ricadono nel demanio regionale e che sono spesso abbandonati e infruttuosi. Infine, si è discusso anche della risistemazione delle strade di campagna abbandonate, mediante il coinvolgimento diEsa, consorzi di bonifica e forestali.


19 Febbraio 2015


Nota
Vanno benissimo le nuove competenze, ma il tutto deve essere ripagato con un aumento delle giornate









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