Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, nel corso di una segreteria congiunta riunitasi oggi pomeriggio, hanno definito il calendario di iniziative nei luoghi di lavoro e nei territori in preparazione della manifestazione regionale del 27 febbraio prossimo e dello sciopero regionale del 20 marzo. Il calendario sarà ufficializzato venerdì 6 febbraio.
Intanto, giunge notizia dall’assessorato alla Funzione Pubblica dell’intenzione di incontrare a breve Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl per conoscere le motivazioni della protesta ed avviare un possibile confronto.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl valutano con attenzione qualsiasi segnale da parte del governo regionale che conduca ad un dialogo con le parti sociali; tuttavia, mantengono per intero i contenuti e le modalità organizzative della mobilitazione fino a quando non verranno date le risposte adeguate alle richieste legittime del Sindacato.
Ma la polemica impazza soprattutto sulla scelta di mettere un limite al reddito dei forestali. Dal 2015 gli operai stagionali non verranno più richiamati se la famiglia a cui appartengono ha un reddito Isee da 60 mila euro l’anno in poi, un redditto nel quale si tiene conto di proprietà immobiliari e familiari.
Una scelta fortemente contestata dalla Uil che non accetta che il lavoro dei forestali venga messo alla stessa stregua dell’assistenza. I braccianti forestali svolgono una attività non vengono assistiti, secondo il sindacato, e non si può porre simili limiti che violano i principi del lavoro.
Ma a fronte della convocazione da parte della Funzione Pubblica il presidente Crocetta con una nota invita le organizzazioni sindacali al senso di responsabilità che la situazione finanziaria della Regione richiede. “La nostra linea – afferma Crocetta – non è mai stata contro i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Vogliamo discutere con tutti, ma deve essere altrettanto chiaro il perché delle scelte. Sostenere che occorre tutelare attraverso il lavoro part time dei forestali soggetti con un reddito familiare di 60 mila euro l’anno, che significa in concreto un reddito lordo da circa 120 mila euro, sinceramente ci sembra una forzatura”.
Crocetta insiste sul concetto che lavora solo chi ne ha assoluto bisogno “Tutti quanti dobbiamo comprendere che abbiamo la necessità di garantire i deboli, ma per garantire questi ultimi occorre abolire sprechi e privilegi ed è ciò che vogliamo fare con la nuova finanziaria. Trovo assurdo che si possa arrivare a proclamare scioperi e proteste senza che la finanziaria sia stata approvata dalla giunta, né tantomeno proposta al Parlamento. Il nostro intendimento è aprire il confronto con le organizzazioni dei lavoratori ma questo va fatto senza pregiudizi e senza partito preso e soprattutto nell’ottica di recupero della produttività, della difesa dello stato sociale, che va fatto, appunto, combattendo gli sprechi. Trovo ingiusto – continua il presidente – attribuire all’assessore Baccei tale posizione, poiché i sindacati sanno bene che tale proposta era già contenuta nella finanziaria 2014″.

03 Febbraio 2015
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