03 febbraio 2015

RAPPORTO EURISPES 2015: SALE IL GRADIMENTO DELLA FORESTALE AL 64,6%. RINUNCIARE ALL'ORGANIZZATA PRESENZA SUL TERRITORIO E ALLA RADICATA ESPERIENZA DEL CORPO FORESTALE NELLA DIFESA DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI, SAREBBE UN ERRORE GRAVISSIMO CHE NON PORTEREBBE ALCUN VANTAGGIO A NESSUNO DEGLI ATTORI IN CAMPO E NEPPURE ALLA COLLETTIVITÀ


RAPPORTO EURISPES 2015: SALE IL GRADIMENTO DELLA FORESTALE AL 64,6%


I risultati dell'indagine confermano il consenso espresso dagli italiani nei confronti della Forestale, ma desta preoccupazione la ventilata possibilità di far confluire il Corpo forestale dello Stato all'interno della Polizia di Stato, nella prospettiva di razionalizzare e ridurre i costi






E' stato presentato il Rapporto Italia Eurispes 2015 sullo stato di percezione del Paese. Nello specifico le analisi Eurispes hanno confermato che nel clima di generale sfiducia, le forze dell'ordine e quelle armate continuano ad essere un punto fermo per gli italiani e la Forestale aumenta nel gradimento della popolazione italiana passando dal  62,6% del 2014 al 64,6% del 2015,confermando uno stretto rapporto di stima.
Nella sintesi del Rapporto viene anche rilevato che: "Desta invece preoccupazione la ventilata possibilità di far confluire il Corpo forestale dello Stato all'interno della Polizia di Stato, nella prospettiva di una razionalizzazione e riduzione dei costi. Noi abbiamo la sensazione che le ipotesi allo studio possano essere il frutto di una visione miope e ragioneristica. Rinunciare all'organizzata presenza sul territorio e alla radicata esperienza del Corpo Forestale nella difesa dell'ambiente e delle produzioni agroalimentari, sarebbe un errore gravissimo che non porterebbe alcun vantaggio a nessuno degli attori in campo e neppure alla collettività. Si dirà che l'accorpamento non metterà in discussione l'attività del Corpo che potrà proseguire in forme diverse all'interno di un contesto organizzativo più ampio; ma già quest'apparente semplificazione contiene in sé numerosi elementi di complicazione. Infatti, non è detto che la maggiore dimensione produca anche maggior qualità. E neppure sono certi i risparmi se si considera che la maggior parte della spesa è assorbita dai costi del personale che, di certo, non potrà essere dismesso. Di contro, in considerazione del fatto che l'Italia esprime un modello di sviluppo per il quale il comparto agro-alimentare e ambientale rappresenta un sicuro volàno di sviluppo economico, sarebbe molto più proficuo accorpare tutte le strutture che si occupano di ambiente, agricoltura e alimentazione: il Corpo forestale dello Stato, il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, i Corpi forestali regionali e provinciali delle Regioni e Province a statuto autonomo, le Polizie provinciali, le Direzioni dei parchi, insieme in un'unica struttura specializzata e culturalmente attrezzata con competenze specifiche nel settore: azione che consentirebbe di perseguire, nelle linee del Governo, notevoli risparmi, in una attività di riqualificazione delle politiche del territorio a difesa degli asset che tutti, in Italia e all'estero, considerano strategici per il nostro Paese. E sui quali abbiamo dato vita allo stesso Expo."









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