16 gennaio 2015

PARCO DELL’ETNA, UN CANCELLO BLOCCA IL SENTIERO DI MONTE ILICE. QUESTA CARRARECCIA SUGGESTIVA CHE ATTRAVERSA BOSCHI D'INCANTEVOLE BELLEZZA È NATA ANCHE CON LA COLLABORAZIONE, DEL CORPO FORESTALE REGIONE SICILIA, ED È STATA META ATTRATTIVA DI SCUOLE ALL'INSEGNA DELLA SENSIBILIZZAZIONE IN DIFESA DELL'AMBIENTE E DEI BOSCHI



«Parco dell’Etna, un cancello blocca il sentiero di Monte Ilice»





Nel giugno del 2009 viene inaugurato un bellissimo sentiero all'interno del parco dell'Etna denominato "Castagni Nostri" poi sentiero natura che corre dalla contrada Grotta Comune al monte Ilice.
Esponenti della realizzazione del percorso: Sergio Mangiameli, geologo, e sua moglie Roberta Scicali dell'Associazione di volontariato Piuma Bianca -rifugio Ariel.
Questa carrareccia suggestiva che attraversa boschi d'incantevole bellezza è nata anche con la collaborazione, tra l'altro, del comune di Trecastagni, del corpo forestale Regione Sicilia, della fondazione Angelo D'Arrigo ed è stata meta attrattiva di scuole all'insegna della sensibilizzazione in difesa dell'ambiente e dei boschi.
Appena pochi mesi fa, l'ingresso del sentiero dall'area Grotta comune - via Tito - presentava un cartellone con la dicitura "bella e grande" Parco dell'Etna - salvaguardiamo la natura - sentiero di Monte Ilice».
Un bel giorno, anzi un brutto giorno ed improvvisamente, scompare il suddetto cartello e viene posizionato un cancellazzo senza la possibilità di passaggio neppure pedonale lasciando di stucco ed increduli i frequentatori appassionati abituali del sito.
Pare che, su richiesta di qualcuno, si sia autorizzata l'istallazione del cancello, in considerazione che la stradella lambisce diverse proprietà private. A nulla sono valse sino ad oggi proteste e quant'altro da parte di chicchessia compreso l'esponente Alfio Cavallaro sensibile ambientalista e della pubblica amministrazione. Sembra che ci siano state riunioni per fronteggiare l'argomento, ma la fortezza -cancello rimane inchiodata in loco ostacolando l'ingresso di una strada comunale e di un sentiero natura all'interno dell'area del parco dell'Etna.
Appare altresi' che nulla si può fare al riguardo in considerazione che nell'area interessata ci sono soggetti "impottanti e che cuntanu"... Pertanto stravolgere la destinazione d'uso di una strada pubblica adibita ad amabili passeggiate, appare inconsueto, inaccettabile e penalizzante per gli appassionati. Sorge spontanea la domanda, se tutto ciò è compatibile con le leggi e se gli organi preposti a tutela del bene comune siano a conoscenza di tale stravolgimento di posizioni strutturali.
dott. Carlo Teri e Anna Gulisano



15 Gennaio 2015







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