Forestali: Arena (Ugl): Sì all’utilizzo produttivo dei lavoratori
LINEE GUIDA,
DISEGNO DI LEGGE PER IL RIORDINO DEL SETTORE E COPERTURA FINANZIARIA
2015, I PROSSIMI PASSI PER GIUNGERE AD UNA INTESA CONDIVISA CON LE
ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI
Sarà un altro anno di transizione per il
settore forestale in Sicilia. Il governo regionale ha avviato un
percorso di riforma del settore attraverso le ‘Linee guida’ che saranno
sottoposte al vaglio delle organizzazioni sindacali presumibilmente
entro la metà del mese di marzo 2015.
È quanto emerso nel corso di un incontro, tenutosi lo scorso 28 gennaio a Palermo presso i locali dell’assessorato regionale dell’agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, tra l’ufficio di gabinetto dell’assessore Nino Caleca e le organizzazioni sindacali.
“Siamo soddisfatti – commenta Franco Arena, segretario regionale di Ugl Agricolil Forestali e Pesca – per il cambio di passo del Governo regionale che mira, finalmente, all’utilizzo produttivo dei lavoratori forestali, dando seguito al progetto che il sindacato aveva già indicato in un documento consegnato nei mesi scorsi all’assessore dell’Agricoltura di stabilità e continuità lavorativa oltre che reddituale”.
“Condividiamo in linea di principio – continua il sindacalista – i contenuti delle ‘Linee guida’ ed attendiamo di conoscerne i contenuti nello specifico per esprimere un giudizio definitivo”.
Per Ugl restano in piedi alcune criticità sul quale il Governo dovrà dare risposta. A comunicare dalle modalità di avviamento dei lavoratori visto che l’unificazione delle graduatorie ha creato non pochi problemi nel 2014, per passare dalla revisione del contratto integrativo regionale di lavoro (Cirl) e degli arretrati contrattuali.
“Abbiamo ricevuto assicurazioni – aggiunge Arena – che sulla misura del prepensionamento il Governo regionale avvierà un confronto apposito con i sindacati così come sulle ‘Linee guida’ e sul disegno di legge di riordino del settore. Vigileremo su quanto indicato dal Governo regionale mantenendo il piglio critico convinti che l’esperienza ampiamente negativa dello scorso anno non abbia più a ripetersi per il bene del settore ed il rispetto della dignità dei lavoratori”.
Tornando al progetto governativo, il piano, illustrato durante il citato incontro con i sindacati, è quello di trasformare il settore da improduttivo in produttivo attraverso le linee di intervento: forestazione produttiva, dissesto idrogeologico e prepensionamento.
Questo significa mettere a reddito le foreste siciliane attraverso la produzione di biomassa ed a pagamento le riserve, le aree attrezzate e la rete dei rifugi.
Con la società Biomassa Sicilia Spa, che ha in essere un contratto per il disboscamento di alcune aree boschive nelle province di Enna e Caltanissetta, l’assessorato dell’Agricoltura ha avviato un contenzioso chiedendone la nullità del contratto. Questo dovrebbe aprire la strada alla fornitura diretta alla centrale di Dittaino ed al progetto di realizzazione di una rete di piccole centrali in giro per la Sicilia per la produzione di biomassa.
Con le risorse che conta il Governo regionale di recuperare dalle attività produttive, si prevede di incassare tra i 30 ed i 40 milioni di euro all’anno, si potrà alleggerire il costo del personale forestale che in parte andrebbe impiegato in suddette attività. Una parte dei lavoratori dovrebbe essere utilizzato, secondo il proposito dell’esecutivo regionale, nelle opere di prevenzione al dissesto idrogeologico, nella bonifica idraulico-fluviale, nella sistemazione dei costoni, nei viali parafuochi, etc. Da quanto emerso nel citato incontro il Governo regionale conta di ridurre il peso della spesa nel settore dagli attuali 300 milioni di euro circa a poco meno di 100 milioni. Altra misura d’intervento è quella del prepensionamento diretto agli ultrasessantenni e che interesserebbe circa 6 mila addetti, di cui il 25 per cento circa del comparto antincendio boschivo.
Nel periodo transitorio, e cioè nel 2015, i forestali, sia della manutenzione che dell’antincendio, dovrebbero essere avviati in tempo utile e coperti con le risorse non spese nel 2014 dei fondi afferenti al Piano azione e coesione. Entro il 30 aprile, data ultima per l’approvazione della legge di stabilità regionale, il Governo regionale dovrebbe ufficializzare la copertura finanziaria per il 2015.
La riforma individuata nel corso della richiamata riunione dovrebbe essere contenuta in un apposito disegno di legge di riordino del settore forestale che sarà nelle prossime settimane sottoposto al giudizio delle organizzazioni sindacali.
Le parti si sono date appuntamento a fra qualche settimana per mettere mano concretamente alla condivisione delle ‘Linee guida’ e del disegno di legge di riordino del settore.
È quanto emerso nel corso di un incontro, tenutosi lo scorso 28 gennaio a Palermo presso i locali dell’assessorato regionale dell’agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, tra l’ufficio di gabinetto dell’assessore Nino Caleca e le organizzazioni sindacali.
“Siamo soddisfatti – commenta Franco Arena, segretario regionale di Ugl Agricolil Forestali e Pesca – per il cambio di passo del Governo regionale che mira, finalmente, all’utilizzo produttivo dei lavoratori forestali, dando seguito al progetto che il sindacato aveva già indicato in un documento consegnato nei mesi scorsi all’assessore dell’Agricoltura di stabilità e continuità lavorativa oltre che reddituale”.
“Condividiamo in linea di principio – continua il sindacalista – i contenuti delle ‘Linee guida’ ed attendiamo di conoscerne i contenuti nello specifico per esprimere un giudizio definitivo”.
Per Ugl restano in piedi alcune criticità sul quale il Governo dovrà dare risposta. A comunicare dalle modalità di avviamento dei lavoratori visto che l’unificazione delle graduatorie ha creato non pochi problemi nel 2014, per passare dalla revisione del contratto integrativo regionale di lavoro (Cirl) e degli arretrati contrattuali.
“Abbiamo ricevuto assicurazioni – aggiunge Arena – che sulla misura del prepensionamento il Governo regionale avvierà un confronto apposito con i sindacati così come sulle ‘Linee guida’ e sul disegno di legge di riordino del settore. Vigileremo su quanto indicato dal Governo regionale mantenendo il piglio critico convinti che l’esperienza ampiamente negativa dello scorso anno non abbia più a ripetersi per il bene del settore ed il rispetto della dignità dei lavoratori”.
Tornando al progetto governativo, il piano, illustrato durante il citato incontro con i sindacati, è quello di trasformare il settore da improduttivo in produttivo attraverso le linee di intervento: forestazione produttiva, dissesto idrogeologico e prepensionamento.
Questo significa mettere a reddito le foreste siciliane attraverso la produzione di biomassa ed a pagamento le riserve, le aree attrezzate e la rete dei rifugi.
Con la società Biomassa Sicilia Spa, che ha in essere un contratto per il disboscamento di alcune aree boschive nelle province di Enna e Caltanissetta, l’assessorato dell’Agricoltura ha avviato un contenzioso chiedendone la nullità del contratto. Questo dovrebbe aprire la strada alla fornitura diretta alla centrale di Dittaino ed al progetto di realizzazione di una rete di piccole centrali in giro per la Sicilia per la produzione di biomassa.
Con le risorse che conta il Governo regionale di recuperare dalle attività produttive, si prevede di incassare tra i 30 ed i 40 milioni di euro all’anno, si potrà alleggerire il costo del personale forestale che in parte andrebbe impiegato in suddette attività. Una parte dei lavoratori dovrebbe essere utilizzato, secondo il proposito dell’esecutivo regionale, nelle opere di prevenzione al dissesto idrogeologico, nella bonifica idraulico-fluviale, nella sistemazione dei costoni, nei viali parafuochi, etc. Da quanto emerso nel citato incontro il Governo regionale conta di ridurre il peso della spesa nel settore dagli attuali 300 milioni di euro circa a poco meno di 100 milioni. Altra misura d’intervento è quella del prepensionamento diretto agli ultrasessantenni e che interesserebbe circa 6 mila addetti, di cui il 25 per cento circa del comparto antincendio boschivo.
Nel periodo transitorio, e cioè nel 2015, i forestali, sia della manutenzione che dell’antincendio, dovrebbero essere avviati in tempo utile e coperti con le risorse non spese nel 2014 dei fondi afferenti al Piano azione e coesione. Entro il 30 aprile, data ultima per l’approvazione della legge di stabilità regionale, il Governo regionale dovrebbe ufficializzare la copertura finanziaria per il 2015.
La riforma individuata nel corso della richiamata riunione dovrebbe essere contenuta in un apposito disegno di legge di riordino del settore forestale che sarà nelle prossime settimane sottoposto al giudizio delle organizzazioni sindacali.
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