Il piano riforme di Baccei riapre lo scontro nel Pd: altolà di Raciti ai renziani
Panepinto: “Non faremo i
carnefici”. Maggio: “Metodo sbagliato”. Riserve anche dagli alleati.
Forza Italia: "Subito i tagli a consulenze e uffici di gabinetto".
Bilancio e precari, l’Ars rinvia il voto
di ANTONIO FRASCHILLA«Non approveremo norme a scatola chiusa e senza essere coinvolti». Da un fronte vastissimo dei deputati di maggioranza all’Ars il coro è unanime. Nel mirino la bozza di riforma scritta dall’assessore Alessandro Baccei su indicazioni di Palazzo Chigi e anticipata ieri da Repubblica. «Non contestiamo nel merito il testo, ma il modus operandi », dicono dal Pd, mentre lo stesso segretario regionale dei democratici, Fausto Raciti, avverte: «Vedremo nel merito le riforme e se si tratta solo di risparmi o anche di modifiche strutturali della Regione. In ogni caso va aperto un tavolo tra governo nazionale e regionale alla presenza del Pd, che gioca un ruolo chiave in questa vicenda sia a Roma sia a Palermo». Tradotto: il partito deve essere coinvolto in maniera ampia e non si possono accettare imposizioni di una sola area, quella dei renziani guidati nell’Isola dal sottosegretario Davide Faraone.
Il governatore Rosario Crocetta non è quindi il solo a non gradire il diktat di Baccei e dei renziani che hanno scritto il testo e annunciato che «prima si fanno le riforme e poi si apre il dialogo con Roma sulla crisi di bilancio». Dopo la pubblicazione della bozza Baccei, all’Ars si annunciano barricate (ieri in aula è saltato il voto sulla proroga dei contratti ai precari degli enti locali, rinviato al 7 gennaio assieme all’esercizio provvisorio del bilancio) e tra i deputati della maggioranza l’umore non è dei migliori. In particolare in casa Pd: «Le riforme vanno condivise, non saremo i semplici carnefici della Sicilia — dice Giovanni Panepinto — il segretario Raciti convochi subito gli organismi del partito per avviare una sana discussione». E sulle riforme proposte da Baccei è critica anche Mariella Maggio: «Vanno fatte e nessuno può metterle in dubbio — dice — ma è il metodo che non funziona: i parlamentari devono votare testi che conoscono e apprezzano fino in fondo».
LEGGI / Il piano riforme di Baccei
Un altro deputato dem, Filippo Panarello, molto vicino all’ex capogruppo Antonello Cracolici che ha manifestato perplessità sul percorso imposto fin qui dai renziani, chiede a Palazzo Chigi e a Baccei di essere chiari: «Il tema non può essere quello che, se prima non si fanno le riforme, il tavolo sul bilancio della Sicilia non si apre — dice — la Sicilia ha invece bisogno di aiuti e questo deve essere un argomento condiviso anche da Roma. Non vorrei che si faccia come con i fondi Pac: alla fine i fondi sono stati tolti all’Isola per esigenze di bilancio nazionale. Le riforme comunque vanno fatte e da sempre il Pd si batte per questo».
Se nel Pd la bozza Baccei crea molti maldipancia, non va meglio negli altri partiti di maggioranza: «Il coinvolgimento dei partiti che sostengono il governo è imprenscindibile », dice il deputato dell’Udc Nicola D’Agostino. Dello stesso avviso Salvatore Lentini, del movimento di Leanza: «Non voteremo riforme a scatola chiusa». E il capogruppo di Articolo 4, Luca Sammartino, pur apprezzando il testo Baccei («Sono perfettamente d’accordo su molti punti»), sottolinea che «sulle partecipate vanno messi criteri di privatizzazione
chiari e penso sia doveroso avviare subito un confronto anche con l’opposizione».
Intanto però dall’opposizione arrivano bordate: «Sarebbe surreale — dice il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone — se la notizia trapelata su Repubblica corrispondesse al vero, se cioè la riforma di consulenze e uffici di gabinetto fosse spostata alla prossima legislatura. A Baccei chiediamo distacco dai retaggi clientelari del Pd».
04 Gennaio 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.