Il comitato “Gabbara un si tocca”: «Diciamo no al taglio a raso degli alberi»
Sul cammino percorso fin qui, gli esponenti di "Gabbara un si tocca" affermano: «La nostra squadretta di periferia potrà mai vincere contro la corazzata siculo-tedesca? Se avessero giocato contro la nostra formazione originaria non ci sarebbe stata partita: troppo forti loro, troppo scarsi noi. Le persone che avevamo individuato come quelle più adatte a farci fare un altro salto di qualità erano gli animalisti e gli ambientalisti della provincia di Caltanissetta. All'inizio non è che ci siamo piaciuti tanto. Ma poi, da persone civili, ci siamo chiariti e ora stiamo giocando nella stessa squadra e per la stessa battaglia.
Avevamo il giocatore istituzionale di classe, le associazioni ambientaliste e "quattru babbi". Ad uno "menu babbu di l'antri tri" è venuta una brillante idea: "E se facessimo una pagina Facebook che parli dell'argomento? ". Ecco per incanto spuntare più di 1.400 persone che hanno a cuore le sorti del nostro bosco. A noi sembra che la squadra attuale stia lavorando molto bene. I telegiornali parlano della questione Gab (b) ara, i giornali ne scrivono anche perché il problema non riguarda solo l'area di Gabara. Insieme al Movimento Consumatori di Caltanissetta abbiamo intrapreso un'azione sinergica richiedendo l'accesso agli atti agli enti preposti».
Dal comitato, inoltre, sottolineano: «Non siamo contro l'utilizzo produttivo degli eucalipteti (che si sarebbe dovuto effettuare già da almeno trent'anni), ma è contro questo (s) criterio che si sta perpetrando tramite l'adozione del "taglio a raso" indiscriminato su vaste superfici. Auspichiamo l'adozione dei criteri di gestione forestale sostenibile dei rimboschimenti ad eucalipto che rispettino le tre funzioni del bosco: produttiva (legname da opera, da industria, legna da ardere e da carbone; resine; frutti; funghi, foglie); protettiva, a tutela del suolo e delle installazioni o più generalmente degli interessi creati dall'uomo, attraverso l'azione regimante delle acque, la difesa dall'erosione, dalle frane, dalle valanghe, dal vento; turistico-ricreativa e di salvaguardia dell'ambiente naturale.
"Gabbara un si tocca" vuole fare anche dell'altro: organizzeremo delle passeggiate in altre zone "forestali" della nostra provincia. Ricordiamo che il bosco non si rigenera in 6 mesi come si ostinano a dire: abbiamo le prove! ».
Intanto, sul fronte politico, il deputato regionale Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle) torna alla carica e si rivolge all'assessore regionale Nino Caleca: «Non stia con le mani in mano, fermi tutto e subito. Pure l'ufficio legale della Regione ha sollevato enormi dubbi sul contratto che sta permettendo lo scempio di alberi nella Gabara. Caleca vada fino in fondo. I mezzi per farlo ci sono tutti. Noi non abbasseremo la guardia»
Claudio Costanzo
25 Gennaio 2015
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