Fondi Ue 2007-13: salvi se si spendono tutti
di Roberto Quartarone
Evitato
il disimpegno: alla fine del 2014 2,8 mld € certificati sui 4,36
stanziati dal Fesr (700 mln negli ultimi due mesi). La maggior crescita
nell’asse che riguarda le risorse naturali (+25,3%). Da spendere ancora
1,5 mld
PALERMO – Inizia il nuovo anno ed escono dati confortanti sulla spesa dei fondi europei in Sicilia, almeno per la programmazione 2007-2013: dato per certo il raggiungimento di 878 milioni di euro di spesa certificata del Po Fesr nel 2014. Al 31 dicembre, dunque, sono stati raggiunti 2,8 miliardi certificati su 4,36 stanziati.
In questo modo, si sarebbe evitato il disimpegno dei fondi da parte di Bruxelles per l’anno scorso, ma per avere dati ufficiali si dovranno aspettare i prossimi giorni. La spesa certificata, infatti, è monitorata nel dettaglio dal sito del dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, Opencoesione.it. Gli ultimi numeri forniti risalgono al 31 ottobre 2014 ed erano pari a 2,1 miliardi di euro: si sarebbe avuto dunque un incremento di ben 700 milioni di euro negli ultimi due mesi.
All’ultimo giorno di ottobre, per di più, l’incremento era già del 19,5 per cento rispetto alla spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale rispetto al 31 maggio 2014. L’incremento c’è stato anche per il Fondo sociale europeo (Fse) 6,2 per cento (la spesa certificata è a quota 977,8 milioni di euro).
Per il dettaglio di ogni asse del Fesr bisogna accontentarsi delle tabelle di euroinfosicilia.it, ferme al 31 ottobre 2014. Il monitoraggio finanziario conferma la crescita della spesa per i pagamenti (non certificati) e gli impegni presi dalla Regione nei confronti di chi usufruirà dei fondi. La crescita rispetto ad agosto 2014 è del 12 per cento: si è passati da 2,1 miliardi a 2,4 miliardi di pagamenti, un ottimo risultato visto che nel bimestre precedente la crescita era stata appena dell’1,3 per cento.
I pagamenti sono cresciuti nettamente nell’asse che riguarda le risorse naturali (+25,3%) e nello sviluppo urbano (+70,9%), mentre sono diminuiti del 9,8 per cento per cultura, ambiente e turismo (passando da 221,4 a 199,7 milioni). Per quanto riguarda gli impegni di spesa, l’incremento complessivo è del 6,4 per cento (da 4,2 a 4,5 miliardi), con picchi nello sviluppo urbano (+26,5%) e cultura (+11,7%).
Ancora invece si aspettano notizie ufficiali per il settennio iniziato dodici mesi fa. La programmazione 2014-2020 è ancor più importante rispetto alla precedente: il cambio di passo nella velocità di spesa dev’essere confermato per non vedersi sottrarre risorse, con destinazione i Paesi e le Regioni emergenti dell’Est europeo, che nell’ultimo periodo si sono dimostrate ben più efficienti nella spesa.
Da tre settimane siamo in attesa della risposta di Vincenzo Falgares, dirigente del dipartimento Programmazione della Regione siciliana, sul prossimo settennio. Riportiamo le domande qui, in attesa di una risposta più volte sollecitata. L’8 dicembre di ogni anno è il termine ultimo per la certificazione della spesa dei fondi Ue; dato che è già passato, quanto resta da spendere entro il 2015 per i fondi Ue 2007/13? Quanto serve dalla Regione per cofinanziare questa spesa? Quanto sarà il cofinanziamento della Regione per i fondi Ue 2014/2020?
La palla passa al dirigente generale. I siciliani chiedono risposte.
Per il prossimo settennato la Sicilia riceverà 5,4 mld di €
PALERMO – Siamo nel 2015, ma ancora si parla del programma operativo Sicilia del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Po Fesr) perché la Regione siciliana ha ancora la possibilità di completare i progetti avviati e completare le azioni intraprese, in modo da spendere i 4,4 miliardi di euro che formano la dotazione del fondo.
Il Po Fesr è diviso in sette priorità d’intervento, o assi: “Reti e collegamenti per la mobilità”; ”Uso efficiente delle risorse naturali”; “Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l’attrattività e lo sviluppo”; “Diffusione della ricerca, dell’innovazione e della società dell’informazione”; “Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali”; “Sviluppo urbano sostenibile”; “Governance, capacità istituzionali e assistenza tecnica”.
Sul prossimo settennio, le notizie ufficiali sono contenute nell’accordo di partenariato dello scorso 29 ottobre. A pag. 321 della versione italiana, si specifica che la Sicilia riceverà 5,4 miliardi di euro tra Fesr, Fse e Feasr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
06 Gennaio 2015
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