Bosco svenduto ai privati, mozione M5S. E l'assessore ordina un'ispezione
Approda all'Ars il caso dei diecimila ettari fra Enna e Caltanissetta ceduti a un consorzio privato. Cancelleri: "Il governo fermi la nuova tragedia ambientale". Caleca: "Non escludo la revoca dei permessi"
"Il governo fermi subito la nuova tragedia ambientale che sta andando in scena nelle province di Enna e Caltanissetta". Il gruppo del Movimento 5Stelle all'Ars chiede interventi urgenti per bloccare il piano - frutto di un accordo tra privati (la Sper spa) e Regione - che prevede il disboscamento di 10 mila ettari di terreno nei prossimi dieci anni, e che ha già visto l'abbattimento di numerosi ettari di bosco come quello di Gabbara, nella zona di San Cataldo, e i boschi del Vallone nisseno in contrada Fanzirotta-Cannitello e in contrada Cugno del Principe.
L'assessore Caleca annuncia un'ispezione: "La cessione a un'impresa di biomasse di 10 mila ettari di bosco tra Enna e Caltanissetta, che ho appreso da Repubblica - dice - non mi convince. Ho chiesto tutta la documentazione su questo appalto. Faremo verifiche e non escludiamo la revoca dei permessi".
La Sper è composta da due società: la italo-tedesca Rwe Innogy, che ne detiene l'80 per cento, e la Fri-El Green Power con il 20 per cento. "In provincia di Enna - dice il deputato 5Stelle Giancarlo Cancelleri - è attiva una centrale a biomasse da 21,7 Megawatt di potenza, una sorta di mostro mangia-legna che, secondo quanto stabilito dallo scellerato accordo tra la Sper, proprietaria dell'impianto, e la Regione - sarà alimentata dagli alberi delle aree boschive del Centro Sicilia, con l'abbattimento sconsiderato in dieci anni di un'infinità di eucalipti per una estensione di circa 10 mila ettari, con inevitabili conseguenze nefaste per la Sicilia, che vanno dalla distruzione dei paesaggi al serio rischio di dissesto idrogeologico, alla liberazione di massicce dosi di anidride carbonica nell'aria causata dalla combustione dell'enorme quantità di legname prevista".
"Il dato che salta di più all'occhio in questa terribile operazione - commenta Cancelleri - è che la Regione in tutto questo non sta guadagnando nulla, anzi ci sta facendo la figura del pollo, se consideriamo la scelta in buona fede. Altrimenti non si tratterebbe più di ingenuità, ma a quel punto dovrebbe intervenire la magistratura, perché è inconcepibile che si dia il via libera a questa vergogna che prevede per la Regione un ricavo di 4,3 milioni di euro in totale, in pratica 430 mila euro all'anno, mentre la Sper, dalla vendita dell'energia elettrica al gestore della rete, ricaverà circa 40 milioni di euro all'anno. Insomma, un vero affare per il privato e la solita fregatura per il pubblico. È il momento di agire per fermare tutto".
Il M5S ha chiesto all'assessore Caleca di convocare i sindaci dei Comuni interessati per sentire i loro pareri e ha sollecitato pure la visione del contratto fra Sper e Regione. "Con la presentazione di una mozione - conclude Cancelleri - cercheremo di impegnare il governo ad arrestare questa tragedia".
20 Gennaio 2015
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