22 gennaio 2015

AZIONE DI PROTESTA CONTRO LA “VIOLENTA” ATTIVITÀ DI DISBOSCAMENTO DELLE AREE DELLA SICILIA CENTRALE



Azione di protesta contro la “violenta” attività di disboscamento delle aree della Sicilia centrale




Geologia in Sicilia




In merito all’attività di “disboscamento” cui stiamo assistendo in questi giorni nelle aree boscate della Sicilia centrale, quest’Associazione esprime profonda contrarietà a quanto operato in spregio ad ogni regola operativa di manomissione del suolo, un’attività che sembra essere condotta verso una forma di “desertificazione” per effimeri scopi economici più che un ricambio colturale finalizzato ad un riassetto ambientale.
Le aree interessate al taglio indiscriminato, in quanto boscate, sono soggette anche al vincolo idrogeologico e paesaggistico. Pertanto è palese, anche se la franosità dei versanti dovesse rimanere contrastata da un apparato radicale in stato vegetativo, che il taglio su superfici molto estese (vedasi 40-50 ettari senza soluzione di continuità nel bosco di Gabara), alimenterà una facile erodibilità del suolo, oramai “nudo”, ad opera degli agenti esogeni.
Infatti, l’azione aggressiva delle acque di ruscellamento, in attesa di una rigenerazione del bosco, porterà, oltre ad un impoverimento del suolo sotto il profilo minerale, anche ad un incremento del trasporto solido verso i sottostanti alvei fluviali e del carico idraulico degli stessi, con alterazione degli equilibri ambientali già consolidati nel tempo. Ma il danno non potrà non estendersi anche sulla flora e fauna stanziale. In particolare, il Picchio Rosso Maggiore, che vive e nidifica negli eucalitteti, perderebbe il suo habitat naturale. Per tali motivazioni è auspicabile che in via cautelativa si fermino le azioni di taglio colturale, in attesa di concertazione con le Autorità che consentono detti lavori su superfici notevolmente estese senza soluzione di continuità.

Nonostante quanto sopra, nulla da eccepire sul taglio colturale dei boschi cedui, ma si può prescindere dalla estensione delle tagliate, sapendo peraltro la scarsa esperienza relativa ad utilizzazioni forestali di così ampia estensione in Sicilia? Non solo. E cosa dire sulle limitate conoscenze circa il comportamento dei popolamenti di eucalitto nei confronti di un taglio di ceduazione in età avanzata e le possibili ripercussioni negative sul suolo di cantieri forestali fortemente meccanizzati e del taglio raso su vaste superfici? E ancora, possiamo prescindere dalla temporanea variazione dell’aspetto paesaggistico di vasti comprensori, in cui i popolamenti di eucalitto rappresentano oramai una tipica componente ambientale e paesaggistica dell’entroterra collinare siciliano?
La centrale per la produzione di energia elettrica a biomasse realizzata dalla società Sper Spa nella zona industriale di Dittaino (provincia di Enna), oggi è gestita dalla Friel Green Power, una delle società più grandi del mondo nel campo delle energie rinnovabili. Detta centrale ha una capacità produttiva di 18,7 Megawatt elettrici ed è idonea a generare 126.000 megavattori in un anno. Per la sua alimentazione è stato stipulato il 12 marzo 2001 un contratto tra il Dipartimento Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana e la ditta Biomasse Sicilia s.r.l., che prevede, in un arco temporale di circa dieci anni, l’abbattimento di circa nove mila ettari di boschi, atteso che per fare funzionale ventiquattrore su ventiquattro la centrale sono necessari circa 150 mila tonnellate di combustibile vegetale l’anno. La centrale è entrata in funzione nel 2012 e le aree demaniali boschive sono state individuate appunto nelle province di Caltanissetta ed Enna, attraverso un appalto pubblico indetto dalla Regione Siciliana.
Ecco perché da alcuni mesi si assiste nel nisseno al taglio “raso” di intere aree di eucalitteti. Nello specifico, almeno per la provincia di Caltanissetta, le aree interessate dal taglio colturale sono sottoposte a tutela paesaggistica ai sensi dell’art. 42, comma 1, lettera g, del decreto legislativo n.42 del 22.1.2004, 3 s.m.i., nonché ricadenti all’interno di Paesaggi Locali di cui al vigente Piano Territoriale Paesistico, con il livello 3.
Tuttavia, secondo il Soprintendete ai BB.CC. di Caltanissetta non necessitano di autorizzazione, in quanto trattasi di interventi di taglio colturale. Per la cronaca i versanti ad eucalitteti interessati dai prossimi tagli ricadono nelle contrade Buriana, Montecanino, Gabbara, Cioccafa, Mustigarufi, Gibliscemi, Cimia e Ficari.
Caltanissetta, 20 gennaio 2015

 
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Dott. Geol. Giuseppe Collura
Dott. Geol. Angelo La Rosa
Dott. Geol. Marcello Frangiamone
Dott. Geol. Carmelo Orlando
Dott. Geol. Salvatore Maria Saia



21 Gennaio 2015
 Associazione Geologi della Provincia di Caltanissetta Sicilia








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