09 gennaio 2015

AREE PROTETTE TERRESTRI, IN SICILIA RICOPRONO IL 17% DELLA SUPERFICIE



Aree protette terrestri, in Sicilia ricoprono il 17% della superficie

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di Chiara Borzì
Annuario statistico 2014 Istat: l’Isola ha 238 siti nella Rete Natura 2000. Tre regioni fanno meglio. Sei quelle marine, un numero pari alle analoghe presenti in Sardegna

PALERMO – In Italia crescono i territori appartenenti alla Rete Natura 2000, il principale strumento che la politica dell'Unione Europea ha adottato per intervenire a favore della conservazione della biodiversità. In questo ambito la Sicilia, insieme alla Sardegna, gioca un ruolo da protagonista grazie alla presenza sul territorio di oltre 4.500 chilometri quadrati di superficie inserita nel programma. Maggiore estensione del territorio non coincide però con maggiore incidenza di superficie protetta sul totale del territorio siciliano presente, primato che in questo caso va all’Abruzzo con 3.870 chilometri quadrati che coprono il 35,7 per cento della superficie regionale totale.

Lombardia, Sicilia e Valle D’Aosta rimangono comunque, nello specifico, le regioni che hanno fatto rilevare la maggiore distribuzione di siti inseriti in Rete Natura 2000. Questi i numeri nel dettaglio: Lombardia 242 siti, Sicilia 238, Lazio 200 siti. Grazie alle cifre diffuse attraverso l’Annuario statistico 2014 da Istat possiamo conoscere nel dettaglio stima esatta e chilometri di superficie custodita come: “Zone di protezione speciale” (Zps), “Siti di importanza comunitaria”, “Zone speciali di conservazione” (Sic e Zcs) e “Aree protette, terrestri e marine”.

Si scopre così che la Sicilia ha presente sul suo territorio appena 30 Zps contro le 61 della Toscana, le 67 della Lombardia e del Veneto, soprattutto le 87 dell’Emilia Romagna. I chilometri quadrati presenti sulla nostra isola sono 2.895 pari all’11,2 per cento del territorio coperto. Di numero decisamente superiore sono invece i Sic e le Zcs, pari a 223 e 3.084 chilometri quadrati di territorio complessivamente protetto, pari al 14,7 per cento del totale. In questo caso la Sicilia è la prima regione in Italia per presenza di tali tipologie di territorio, seguita dalla Lombardia (193 siti), il Lazio (182) e il Trentino Alto-Adige (175).

Siti marini protetti dovrebbero e sembrano essere il fiore all’occhiello del sud Italia e soprattutto Isole. Secondo l’annuario Istat, la Sicilia, grazie a 793 chilometri quadrati di specchi d’acqua protetti, detiene il maggior numero di superficie marina protetta. L’Isola è inserita anche tra le regioni con il maggior numero di siti, preceduta però dalla Campania, ma in classifica appaiata solo alla Sardegna, grazie a 6 aree marine protette ciascuna.

Positivo per la Sicilia il numero delle aree terrestri protette presenti. Nel 2013 sono stati censiti 82 siti, un sito in meno rispetto il Trentino Alto-Adige, che ne vanta 83, e 6 in meno del Lazio, che ne conta 90. Il primato si assottiglia se si considerano invece i chilometri di superficie oggetto ad area terrestre protetta. In Sicilia sono stati censiti 2.707 chilometri quadrati, un numero inferiore ai 3.502 chilometri della Campania, ai 3.051 chilometri quadrati dell’Abruzzo e ai 2.826 chilometri quadrati del Trentino Alto-Adige. La nostra regione è così quarto territorio italiano per quantità di superficie considerata area terrestri protette, una posizione comunque privilegiata e che conferma l’abbondante numero di risorse offerte dal patrimonio naturale regionale.

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09 Gennaio 2015
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1 commento:

  1. Questa foto e stata scattata su Cava Grande del Cassibile,dove io lavoro e registro oltre 60mila turisti l'anno,,,ditemi se non sia giusto metterla in sicurezza visto che nel 2014 vi sia stato un incendio...Soldi non ce ne sono questa e la risposta...Ecco perche' in Sicilia l'assessorato al turismo non funziona...AH dimenticavo,non si paga per l'ingresso su questo sito,cosa che io vedo ingiusto,in tutta l'Italia per visitare un museo o una chiesa ecc.ecc... ti fanno pagare,pare che in Sicilia siamo ricchiissimi,Ma fatevi un po i conti,se nelle riserve Siciliane,si pagasse l'ingresso,non ci sarebbero dei guadagni?MAH... Santo Canonico

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