Ricevo e volentieri pubblico
da Angelo Dimarca
Responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia
Lotta agli incendi in Sicilia
Legambiente: bene l’utilizzo degli elicotteri pubblici del Corpo Forestale dello Stato.
Ora chiarezza e certezze sull’utilizzo degli operai e separazione dei servizi antincendio e manutenzione dei boschi abolendo il famigerato articolo 12 della finanziaria 2014
Legambiente esprime forte apprezzamento per la decisione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Maurizio Croce, di avvalersi nel 2015 degli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato per il servizio di spegnimento degli incendi.
“Ora va fatta subito chiarezza sull’utilizzo delle squadre antincendio degli operai – dichiara Angelo Dimarca, Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – dando certezze sull’organizzazione complessiva del servizio antincendio e smentendo ricorrenti voci sullo smantellamento dell’attuale contingente di operai stagionali che invece necessità di una seria riorganizzazione. Non esiste al mondo antincendio fatto solo con mezzi aerei e gli uomini a terra, dai torrettisti per l’avvistamento alle squadre di pronto intervento, sono l’asse portante di ogni attività antincendio efficiente”.
Legambiente ricorda che quello degli elicotteri è stato un vero scandalo, perché l’articolo 25 della legge regionale 16 del 1996 prevedeva l’acquisto dei mezzi da parte della Regione ed il loro utilizzo con personale di ruolo del Corpo Forestale, mentre il noleggio doveva essere una misura temporanea. E’ invece si è andati avanti con affidamenti privati che sono incappati pure nelle indagini della Magistratura.
Ma per Legambiente il primo atto che deve compiere urgentemente la Regione, anche nel rispetto degli impegni più volte dichiarati nei mesi scorsi, è l’immediata separazione del servizio antincendio da quello di manutenzione dei boschi, abolendo il famigerato articolo 12 delle legge finanziaria 2014.
“Nei mesi scorsi abbiamo presentato ricorso contro tale assurda norma - continua Angelo Dimarca – in quanto si sono violati elementari principi di buona amministrazione e di ragionevolezza, e tutto questo in piena stagione antincendio. Abbiamo assistito ad un concentrato di bizantinismi e passaggi burocratici che nel 2014 hanno fatto saltare il servizio antincendio, causando danni incalcolabili e creando il presupposto per il fallimento di tutta l’Amministrazione Forestale”.
Per Legambiente, paradossalmente grazie alla grave situazione finanziaria della Regione, ci sono tutte le condizioni per risanare la Forestale, riorganizzare con rigore tecnico le attività e l’utilizzo del personale, ridurre i costi eliminando i tanti sprechi e non cancellando i presidi sul territorio, mettere fine a questa folle industria della distruzione, in cui molti ci guadagnano ma in cui ci perdono sempre e comunque l’ambiente, la collettività e le casse pubbliche.
“Ora va fatta subito chiarezza sull’utilizzo delle squadre antincendio degli operai – dichiara Angelo Dimarca, Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – dando certezze sull’organizzazione complessiva del servizio antincendio e smentendo ricorrenti voci sullo smantellamento dell’attuale contingente di operai stagionali che invece necessità di una seria riorganizzazione. Non esiste al mondo antincendio fatto solo con mezzi aerei e gli uomini a terra, dai torrettisti per l’avvistamento alle squadre di pronto intervento, sono l’asse portante di ogni attività antincendio efficiente”.
Legambiente ricorda che quello degli elicotteri è stato un vero scandalo, perché l’articolo 25 della legge regionale 16 del 1996 prevedeva l’acquisto dei mezzi da parte della Regione ed il loro utilizzo con personale di ruolo del Corpo Forestale, mentre il noleggio doveva essere una misura temporanea. E’ invece si è andati avanti con affidamenti privati che sono incappati pure nelle indagini della Magistratura.
Ma per Legambiente il primo atto che deve compiere urgentemente la Regione, anche nel rispetto degli impegni più volte dichiarati nei mesi scorsi, è l’immediata separazione del servizio antincendio da quello di manutenzione dei boschi, abolendo il famigerato articolo 12 delle legge finanziaria 2014.
“Nei mesi scorsi abbiamo presentato ricorso contro tale assurda norma - continua Angelo Dimarca – in quanto si sono violati elementari principi di buona amministrazione e di ragionevolezza, e tutto questo in piena stagione antincendio. Abbiamo assistito ad un concentrato di bizantinismi e passaggi burocratici che nel 2014 hanno fatto saltare il servizio antincendio, causando danni incalcolabili e creando il presupposto per il fallimento di tutta l’Amministrazione Forestale”.
Per Legambiente, paradossalmente grazie alla grave situazione finanziaria della Regione, ci sono tutte le condizioni per risanare la Forestale, riorganizzare con rigore tecnico le attività e l’utilizzo del personale, ridurre i costi eliminando i tanti sprechi e non cancellando i presidi sul territorio, mettere fine a questa folle industria della distruzione, in cui molti ci guadagnano ma in cui ci perdono sempre e comunque l’ambiente, la collettività e le casse pubbliche.
Grandissimo Angelo Dimarca!
Nell'estate scorsa, il Governo aveva promesso che entro settembre il famigerato articolo 12 delle legge finanziaria 2014, veniva definitivamente cassato.
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