Le Egadi chiedono alla Regione un Distretto Forestale che comprenda solo il territorio dell’Arcipelago
Deliberato ieri dalla Giunta Comunale
delle Egadi un importante atto con il quale viene chiesto alla Regione
Siciliana, Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale
e della Pesca Mediterranea – Dipartimento
Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – l’istituzione di un
Distretto Forestale che comprenda solo il territorio dell’Arcipelago
delle Egadi.
A proporre l’atto è stato il sindaco, Giuseppe Pagoto,
convinto dell’importanza del lavoro dei forestali e della particolare
ricaduta turistica su tutto il territorio egadino, fiore all’occhiello
della Sicilia Occidentale che riesce a tutt’oggi, nonostante la crisi
che attanaglia il Paese, a essere meta prediletta di turisti che
scelgono una vacanza all’insegna della natura, delle tradizioni, della
cultura, e del mondo sommerso.
Com’è noto nelle Egadi persiste la più
grande Area Marina Protetta d’Europa, Istituita nel 1991 e gestita, dal
2001, per conto del Ministero dell’Ambiente dal Comune di Favignana. Una
gestione che ha contribuito alla crescita economica di tutte le isole,
con un regolamento elaborato su misura grazie al quale tutti gli
abitanti dell’Arcipelago fruiscono in modo rispettoso della riserva,
accompagnando i turisti alla scoperta dell’immenso patrimonio
naturalistico riconosciuto in tutto il mondo.
<Riteniamo legittima la richiesta
avanzata alla Regione considerato che un contributo concreto alla
crescita economica del territorio va riconosciuto al personale
dell’Azienda Foreste Demaniale – dice il vice sindaco Enzo Bevilacqua
– il cui lavoro ha variato la “tendenza dei flussi turistici”.
Notoriamente negli anni passati l’Arcipelago era noto quasi
esclusivamente per le sue attrattive balneari: nel corso degli ultimi
venticinque anni è stata riscoperta una montagna dalla natura
incontaminata e unica, attraversata da una rete di sentieri realizzati
con passione e professionalità. Oggi le Egadi vantano una notevole
presenza di estimatori delle passeggiate e del trekking anche in periodi
di bassa stagione, come dimostrano i tanti gruppi organizzati del CAI o
semplici escursionisti che continuano a elogiare l’ottimo lavoro
realizzato dalla forestale, che ha ripristinato sentieri, ristrutturato
vecchi muri di contenimento e di riperimetrazione, sistemato vecchie
costruzioni in pietra e realizzato aree attrezzate nelle nostre zone
montane>.
Le isole Egadi attualmente fanno parte
del distretto Forestale n.3, comprensivo dei territori ricadenti nei
Comuni di Castelvetrano, Gibellina, Salaparuta, Santa Ninfa, Partanna,
Poggioreale, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Petrosino e
Marsala, pur essendo una realtà non assimilabile alle altre, sia a
livello geologico che a livello naturalistico. L’istituzione del
Distretto richiesto alla Regione consentirebbe una programmazione
progettuale mirata allo sviluppo e alla tutela del territorio che vanta
un patrimonio naturalistico ricco di 600 specie di piante diverse una
dall’altra, tra cui ventuno endemismi, cioè specie esistenti solo
nell’Arcipelago e assenti nel resto del mondo.
<Alle Egadi – conclude Bevilacqua
– operano circa quaranta unità in forza alla Forestale da venticinque
anni, donne e uomini che a nostro avviso hanno maturato nel tempo le
professionalità e le competenze necessarie per i lavori particolari che
sono chiamati a realizzare, e che si spenderebbero al meglio delle loro
energie in un Distretto che, al pari di quello della “Riserva Orientata
Naturale dello Zingaro”, giustamente a parte, dovrebbe essere
riservato>.
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