Rischio idrogeologico e INCENDI BOSCHIVI
Regione incapace di programmare
IGiuseppe Francesco Marinello*
La recrudescenza degli eventi alluvionali, che hanno duramente colpito alcune aree del Paese, ha evidenziato le gravi criticità in cui versa l'intero territorio nazionale e l'esigenza di realizzare un'azione forte di contrasto ai cambiamenti climatici. Anche per la Sicilia si pone purtroppo l'urgente esigenza di aumentare la resilienza del territorio. Constato con preoccupazione e amarezza la negligenza con cui la Regione gestisce le dinamiche di settori strategici per la sicurezza ambientale e l'incolumità delle persone, quali la previsione e la prevenzione del rischio idrogeologico, l'attivazione e l'organizzazione del sistema di allertamento.
I numerosi INCENDI BOSCHIVI della scorsa estate hanno ulteriormente dimostrato l'incapacità di pianificare servizi essenziali per la sicurezza dell'Isola.
Lo scenario è a dir poco allarmante. Da siciliano e da Presidente della Commissione Ambiente del Senato, devo prendere atto dell'inadeguatezza politica e gestionale dell'attuale amministrazione regionale.
Nelle attività di prevenzione e previsione del rischio idrogeologico, vi è l'incapacità di formulare scenari di rischio, fondamentali alla stesura dei piani di protezione civile comunali che sono la base per l'intervento del sistema di protezione civile.
Tale criticità è dovuta a difficoltà di natura tecnica e soprattutto alla mancanza di una chiara strategia d'intervento regionale.
Ciò si ripercuote nell'assenza di piani di protezione civile indispensabili per l'attivazione delle prime azioni di contrasto in caso di eventi calamitosi.
Occorre attivare presidi idrogeologici su scala regionale affidati a geologi professionisti mediante una Convenzione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Ad oggi risulta invece scaduta la convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
Questo è il livello di attenzione della Regione su questi temi!
Sempre nell'ambito delle attività di protezione civile efficienti, manca l'interazione tra le strutture di protezione civile sul territorio e le strutture competenti in materia di difesa del suolo.
La carenza di comunicazione è dovuta alla mancata condivisione dei quadri informativi, allo scollamento delle rispettive pianificazioni, al mancato aggiornamento dei documenti di pianificazione e programmazione e, in generale, allo scollamento tra la prevenzione strutturale di difesa del suolo e la prevenzione non strutturale affidata alla filiera di protezione civile ed agli enti locali.
Tutto ciò comporta una ridotta efficacia nella riduzione del rischio.
I dati nazionali sulla campagna estiva di prevenzione INCENDI 2014 attestano che la superficie totale percorsa dal fuoco è stata di circa 21.000 ettari, con una riduzione di circa 3.000 ettari rispetto al 2013, con la Sicilia tristemente capofila con il 55 per cento circa del territorio boschivo interessato.
D'altronde basta guardare le colline che circondano la nostra capitale!
A fronte di una stagione, a livello nazionale, non particolarmente grave ed in linea con quella dello scorso anno, la protezione civile ha ricevuto un numero di richieste di supporto aereo maggiore di circa il 70 per cento rispetto al 2013.
Tale incremento è completamente attribuibile alla richieste effettuate dalla Regione siciliana (circa il 70 per cento del totale), che si sono incrementate del 600 per cento rispetto all'anno precedente!
La causa è da rinvenirsi nella riduzione della flotta aerea regionale che da nove velivoli impiegati, nel 2013, è passata a un massimo di due o tre velivoli, a campagna estiva peraltro avanzata, senza un adeguato incremento delle forze di terra, ridotte rispetto allo scorso anno.
È sotto gli occhi di tutti l'incapacità amministrativa e l'inadeguatezza politica del Presidente Crocetta, tutto indaffarato a rabberciare la sua maggioranza in un turnover di designazioni assessoriali che preferisco non commentare per "carità di patria".
Viceversa delicate questioni ambientali quali la ricerca, lo sfruttamento di idrocarburi nelle terre e nei mari di Sicilia vengono affrontate con estrema leggerezza.
È giunto il momento delle scelte: Crocetta ci risparmi proclami e prediche, il tempo è scaduto. I siciliani lo sanno, lo fanno capire: fino a quando avranno la capacità di sopportare?
*Presidente Commissione Ambiente del Senato
29 Novembre 2014
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Nota
Senatore Marinello, parlare meno e agire di più (questo vale per tutti). Lei da Presidente della Commissione Ambiente al Senato potrebbe fare tanto. Non crede?
A Roma camminate a braccetto e a Palermo litigate.
Da Agrigentino e da Siciliano faccia qualcosa anche per noi, cioè contribuire con tutte le sue capacità alla soluzione del problema.
Al Parlamento Siciliano, il suo compagno di partito l'On. Vincenzo Vinciullo, durante una riunione a Buccheri (Sr), del 25 Ottobre 2014, ha preso letteralmente per i fondelli i lavoratori presenti in sala, non solo, è stato anche applaudito. Ha mentito sul reale numero dei forestali siciliani, nella conta non ha citato i 7.149 lavoratori dell'antincendio, ha fatto credere alla platea che gli addetti del comparto sono in totale17.720. Falso!
Con documenti ufficiali ho scritto tramite facebook all'On. Vinciullo, dicendogli che aveva (forse) dimenticato di inserire gli Aib, quindi il numero esatto in base alla delibera di giunta del 7 ottobre 2014 è così composto: 17.770 della manutenzione e 7.149 antincendio. Per un totale di 24.919.
Lo sapete come mi rispondeva? "Lo so che ci sono anche i 7.149, ma non sempre è utile dire tutto"
Gli replicavo in questo modo: "Mi dispiace ma non condivido quello che lei sostiene. Non c'è niente da nascondere perchè lo sanno anche i muri, quindi non c'è nessuna preoccupazione. On. Vinciullo, per risolvere davvero il problema una volta per tutte, bisogna dire sempre la verità. Non siamo interessati ai giochetti della vecchia politica, quindi nel bene o nel male abbiamo il dovere di sapere tutto, solo così possiamo migliorarci".
Presidente Francesco Marinello, ecco come potrebbe aiutarci, ma non si dimentichi di scorporare il servizio antincendio e farlo ritornare al territorio ambiente, sarebbe salutare veramente per tutti, sia per gli aib che per i colleghi della manutenzione.
I FORESTALI PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Caro Michele può anche darsi che in qualche modo e per un qualsiasi motivo, l'on. Vinciullo abbia dato un numero che forse ...e ripeto forse, non corrisponde al vero, o forse non ha saputo spiegarlo nei termini giusti.
RispondiEliminaPerò un cosa è certa:
Il numero dei 24.919 da te scritti in neretto, è altrettanto sbagliato e falso, e te l'ho dimostrato portandoti a rendiconto il totale dei forestali siracusani nella graduatoria provvisoria di maggio e poi quella definitiva di Novembre per la provincia di Siracusa. Dove si evidenziava in maniera INEQUIVOCABILE che ha Siracusa fino a qualche mese fà si conteggiavano aib in due graduatorie oltre a pensionati, defunti ed ex lavoratori forestali per un totale di ben 261 unita in esubero su circa 1400 addetti.
Quindi quasi un quinto dei cosiddetti forestali siracusani, erano conteggiati senza averne titolo.
Ora costatato da diverse testimonianza rilevabili anche in diversi commenti nei social network, questa realtà esiste in molte se non in tutte le graduatorie forestali siciliani e mettiamo che per assurdo, la stessa cosa che è successa in provincia di Siracusa sia avvenuta nelle 9 province siciliane, di cui alcune, molto ...ma molto più corpose di quella siracusana, ...ecco che il numero dei 17.720 forestali è forse quello più veritiero.
Certamente bisogna provarlo.
Ma per provarlo ci vuole la nostra buona volontà, quella di ognuno di noi di denunciare qui ...anche su questo blog, le anomalie delle varie graduatorie.
Invito quindi tutti a scrivere in questa pagina se ci sono pensionati, defunti o ex lavoratori a qualsiasi titolo presenti nelle graduatorie e sopratutto se esistono lavoratori aib che compaiono sia nella graduatoria dei 101 che su quella dei 78sti .
Solo così, con questa operazione verità che venga da ciascuno di noi potremo risalire veramente al numero reale dei forestali siciliani.
Caro Salvatore, la realtà non si può negare. Il numero esatto non lo so neanche io, ma c'è una delibera di Giunta che dice che il numero dei forestali è di 24.919, quindi piaccia o non piaccia la regione Sicilia ha pagato questi stipendi. http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/2014/10/delibera-di-giunta-del-7-ottobre-2014-i.html
RispondiEliminaSalvatore, ripeto per la seconda volta, l'On. ha detto: "Lo so che ci sono anche i 7.149, ma non sempre è utile dire tutto"
Mi sta sembrando che più scrivono minchiate e più elettori guadagnano, questa comunque non è la strada da seguire. Salvatore mi dispiace per te, ma io credo più alla delibera che all'Onorevole. Ancora una volta la verità è venuta a galla.