Vizzini
Molti forestali rischiano di non ultimare le giornate
«Se i lavoratori sospesi non verranno immediatamente riavviati e a quelli in cantiere non verrà comunicato il prolungamento, non ci sarà tempo, calendario alla mano, per raggiungere le giornate di legge entro il 31 dicembre».
A lanciare l'ennesimo allarme sulle sorti delle tute arancioni è il sindacato forestali uniti per la stabilizzazione che non nasconde forti preoccupazioni.
Per Maurizio Grosso, segretario generale dell'organizzazione di categoria, è necessario che il governo regionale reperisca 70 milioni di euro per garantire agli operai il completamento delle giornate lavorative. I malumori dei lavoratori forestali, tuttavia, riguardano tanto il lavoro da svolgere quanto quello già completato.
Gli stipendi di luglio e agosto, ai quali si aggiunge adesso anche quello di settembre, tardano infatti ad arrivare, mettendo in forte difficoltà specialmente le famiglie monoreddito.
A ricevere la mensilità di luglio, nel Calatino, sono stati finora solo gli operatori dell'antincendio e alcuni 78ttisti che avevano effettuato appena 6 giornate lavorative.
Grosso punta il dito contro il governatore regionale e le altre sigle sindacali. «È bastato che il governo regionale ricevesse i sindacati confederali - accusa il segretario del Sifus - perché questi si rassicurassero circa il completamento delle giornate lavorative. In effetti, tutto si può dire del presidente Crocetta, tranne che non sia un noto rassicuratore.
Sui livelli occupazionali fissati dalla legge i forestali sono stati rassicurati con la prima Finanziaria, con lo sciopero dell'11 marzo con la Finanziaria bis e con la ter. Il problema è che nessuna rassicurazione, finora, ha sortito effetto».
Il Sifus, che chiede anche un'accelerazione dell'iter di approvazione della legge sulla stabilizzazione, annuncia quindi «uno sciopero generale a oltranza per l'8 ottobre, a Palermo».
Livio Giordano
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