LAVORO, SETTIMANA DI PROTESTE, SCIOPERI, MANIFESTAZIONI
Martedì a Palazzo d’Orleans presidio a oltranza dei formatori e
sciopero regionale dei forestali. Ma la tensione in Sicilia monta in
tutti i settori: rifiuti, edili, enti locali. Si annunciano agitazioni
per l’emergenza insoluta, economica e sociale
Sarà una settimana di proteste e tensione sociale per l'emergenza lavoro, quella che in Sicilia si apre tra un paio di giorni. “Manifestazioni permanenti” a piazza Indipendenza sono previste a partire da martedì, per iniziativa dei lavoratori della formazione e dei forestali. I primi, “abbandonati e in condizioni disperate”, scrive la Cisl, hanno annunciato la mobilitazione e presidi a oltranza a partire dalle 10 di martedì”, appunto. I forestali, per i quali sono a rischio le “garanzie occupazionali minime”, martedì terranno, per decisione di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, uno “sciopero regionale con manifestazioni permanenti dinanzi alla presidenza della Regione”. Sempre a partire dalle 10.
Ma la tensione, informa la Cisl, “monta nell’Isola in tutti i settori”. Così tra le migliaia di lavoratori del sistema dei rifiuti, che pagano il prezzo di una riforma incompiuta ai cui risvolti economici e sociali il sindacato guidato da Maurizio Bernava dedicherà una manifestazione regionale. Si terrà a Palermo venerdì 10, con la partecipazione di Comuni, Confindustria e Regione.
E allo stremo, aggiunge ancora la Cisl, sono gli edili, per la mancanza di occupazione, lo sfruttamento da lavoro nero e per il trauma del recente suicidio a Catania dove un disoccupato, Salvatore La Fata, si è dato fuoco in piazza.
Inoltre “l’agitazione - si legge ancora nella nota del sindacato – si allarga nel settore degli enti locali e specialmente tra i dipendenti delle ex province regionali. Anche ad opera di questi lavoratori, si annunciano mobilitazioni.
Insomma, “tensioni, proteste e manifestazioni che rischiano di moltiplicarsi – sottolinea la Cisl - come frutto dell'assoluto disimpegno del governo Crocetta sulle vera emergenza siciliana: quella economica e sociale”.
Quanto ai forestali (vedi allegato), la proclamazione dello sciopero arriva dopo che “in sede di commissione Bilancio all'Ars, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura”, è stato comunicato alle segreterie regionali che, nonostante le ripetute rassicurazioni, “mancano per il comparto più di 25 milioni”. E che anche sui progetti Pac “non c'è certezza che l'iter burocratico consenta il totale utilizzo dei 70 milioni di euro” a disposizione. (ug)
03 Ottobre 2014
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