13 ottobre 2014

"L'ALLUVIONE DI GENOVA. L'INTERVISTA A MICHELE ORIFICI, COORDINATORE DELLA COMMISSIONE PROTEZIONE CIVILE DEI GEOLOGI. LA SICILIA É QUASI TUTTA A RISCHIO FRANE". NOI FORESTALI SIAMO PRONTI PER LA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO, MA COSA DOBBIAMO ASPETTARE ANCORA?



L'alluvione di Genova. L'intervista a Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile dei Geologi. 


La Sicilia é quasi tutta a rischio frane. Il Pai ( Piano di Aspetto Idrogeologico) classifica in Sicilia 22 mila aree a rischio idrogeologico. E se in Italia é a rischio l'82% dei comuni, in Sicilia questa percentuale rassenta quasi il 100%.
La prima cosa da fare é quella di liberare i torrenti istruiti. La formazione di sbarramenti provocata da detriti o foglie i arbusti può causare un'alterazione del flusso e quindi le esondazioni. Bisognerebbe investire molto sul piano di sviluppo rurale.

Il Dirigente regionale della protezione civile, Calogero Foti: In Sicilia è pronta la sala stampa-controllo allarmi. 
Fonte Gds


Nota

Oltre alla sala stampa si può e si deve fare di più.
In base alle Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale, dell' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
I lavoratori forestali nell'immediato potrebbero liberare le strade provinciali ed extraurbane infestati dalla vegetazione o ostruiti da detriti;
Costruire le "Rasole" così utili nei terreni in pendenza corretti da terrazzamenti sostenuti da muri a secco.
Gli interventi essendo di tipo estensivo, rientrano a pieno titolo nella manutenzione ordinaria del territorio e hanno l’obiettivo di contrastare il degrado dei suoli e l’abbandono delle aree rurali e montane e di contenere i fenomeni di dissesto, quali erosione e frane superficiali.
Tali misure apportano ulteriori benefici, miglioramento della struttura e funzionalità dei boschi, diffusione di suoli integri e/o inerbiti, con presenza di siepi e filari arborei, fascevegetazionali lungo i corsi d’acqua, mantenimento delle superfici minime per le politiche di greening PAC 2014-2020. Miglioramento della struttura e funzionalità dei boschi, valorizzando il contributo forestale al ciclo del carbonio, mantenendo attive le pratiche colturali e recuperando i turni di gestione, valorizzando anche le aree marginali e a macchiatico negativo. Le foreste rappresentano, per tutte le regioni di montagna, una componente integrante della vita e della cultura degli uomini. Esse, infatti, hanno svolto in passato, e svolgono tuttora, un importante ruolo
sociale multifunzionale che esercita i suoi benefici sull’intero ambiente a vantaggio della collettività, non solo da un punto di vista economico ma anche e soprattutto di protezione dell’uomo, dei suoi insediamenti e delle sue attività economiche. Le formazioni forestali esercitano un’importante azione protettiva nei confronti dell’erosione del suolo, del deflusso delle acque superficiali e dei fenomeni di instabilità dei versanti: le azioni idrologiche e meccaniche della vegetazione determinano una riduzione dell’azione battente della
pioggia, dell'erosione superficiale, del deflusso superficiale e del trasporto solido nelle aste fluviali, un aumento dei tempi di corrivazione e una
stabilizzazione del pendio ad opera dell’apparato radicale. La funzione protettiva (generica e diretta) e di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico svolta dalle formazioni forestali è ormai ampiamente riconosciuta sia in ambito scient ifico sia normativo
(R.D.L. n. 3267 del 1923 Legge Serpieri; Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale regionali). La funzione di protezione è svolta con diverse modalità ed è indirizzata a diversi aspetti e componenti sia dell’ecosistema forestale, sia delle attività e degli interessi dell’uomo. Questa funzione di protezione viene svolta nei confronti di pericoli naturali quali valanghe, frane superficiali, caduta massi e alluvioni. Una corretta gestione agronomica consente, così come nelle aree a seminativo, una consistente riduzione dei fenomeni di erosione.

Gli interventi in campo agricolo e forestale rientrano a pieno titolo nella manutenzione del territorio.
La manutenzione, contrastando lo stato di abbandono, è un’azione di prevenzione nell’ambito della difesa del suolo e ha carattere di ordinarietà, ovvero deve essere ripetuta periodicamente nel tempo.
Tali interventi, di tipo estensivo, sono finalizzati alla:

manutenzione /ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole (fossi,solchi acquai);
stabilizzazione superficiale e prote zione dall’erosione dei pendii;
riforestazionegestione del bosco e protezione da gli incendi boschivi;
manutenzione /ripristino dei terrazzamenti agricoli;
manutenzione/ sistemazione del reticolo idrografico minore.

Questi interventi non ce li siamo inventiamo noi, ma sono nelle Linee guida (Ispra), spesso dimenticate.

Frane e alluvioni costano alla Sicilia 400 mln l’anno, su 424 lavori solo 175 ultimati, un terzo dei fondi stanziati su un totale di 600 mln di euro. Ma lo vogliamo capire che si spende più per riparare anzichè per la prevenzione? 

Presidente Crocetta, utilizziamo i Fondi Europei e i lavoratori forestali per la prevenzione del dissesto idrogeologico, prima che sia troppo tardi! 
Cosa dobbiamo aspettare ancora?




Leggi anche:

ASSESSORE LO BELLO: NOI ABBIAMO 25 MILA LAVORATORI CHE POSSONO CONTRIBUIRE A LAVORARE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO

MARIELLA MAGGIO EX SEGRETARIA DELLA CGIL (OGGI PARLAMENTARE REGIONALE DEL PD): I FORESTALI PER LA SICUREZZA E LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO

I FORESTALI PER LA SICUREZZA E LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO (2)












Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.