La Sicilia a Piazza Pulita, duello Crocetta-Beccalossi da Formigli
Il mistero dell’Agenzia fantasma,
l’Arsea, che dovrebbe assistere gli agricoltori, e costa un mare di
soldi; un centro ittico che ospita cavalli di razza ed un folto
drappello di palafrenieri e pesa sul bilancio regionale per 275 milioni
di euro, o forestali che convivono magnificamente con gli incendi nei
boschi e costano tre volte di più dei colleghi calabresi e cento volte
di più dei toscani. Infine l’Assemblea regionale siciliana che spende,
di fatto, per ogni legge discussa ed approvata in Aula cinque milioni e
mezzo di euro.
Corrado Formigli porta in scena la
Sicilia a Piazza Pulita: una staffetta ideale con l’Arena di Giletti,
che lascia nella “prima pagina televisiva” l’Isola. Non per le sue
virtù, ma per quegli anticvi vizi – e pregiudizi – che ne fanno la
protagonista delle cronache italiane da mezzo secolo a questa parte.
L’ospite di riguardo a Piazza Pulita era Rosario Crocetta, che ha dovuto duellare con l’assessora bresciana Viviana Beccalossi,
Fratelli d’Italia, severa fustigatrice dei costumi siciliani e strenuo
difensore delle prerogative lombarde. Più che l’Arsea – inutili i
tentativi del giornalista di Piazza Pulita di guadagnare i locali
dell’agenzia con sede a Palermo – o i palafrenieri del Centro ittico
(affollato di uscieri), a scaldare i cuori degli ospiti i forestali è
l’Assemblea regionale siciliana, con i suoi numeri stellari: 160 milioni
di euro la spesa annua (ridotta del 10 per cento, forse meno
nell’ultimo anno), 66 sedute d’Aula, 254 ore di lavoro d’Aula e 24 leggi, una spesa di 523 mila euro l’ora per ogni provvedimento legislativo.
Fra Crocetta la la Beccalossi un duello
all’arma bianca sui dipendenti pubblici, vinto da Crocetta. La
Beccalossi aveva puntato le sue munizioni sul personale, per denunciarne
i numeri troppo alti, ma il governatore ha rintuzzato l’attacco
ed ha potuto dimostrare, con l’aiuto dei giornalisti di Piazza Pulita,
che in testa alla graduatoria dei dipendenti pubblici c’è proprio la
Lombardia, non la Sicilia.
“La Regione – ha ricordato Crocetta –
svolge funzioni e compiti che altrove sono affidati a dipendenti dello
Stato perché ha uno Statuto speciale. Noi daremmo volentieri allo Stato la cura deei Beni culturali,
delle foreste e della mobilità. Gli statali in Sicilia sono regionali.
Quanto ai forestali, il numero deve essere “ragionato”: ci sono
forestali che lavorano 51 ore l’anno, altri centouno. Il calcolo va
corretto… Indubbiamente, spendiamo molto, ma non ho inventato certo io
questa condizione, anzi. I miei tagli alla spesa regionale sono sotto
gli occhi di tutti, è per questo che mi attribuiscono una dose di
follia…”.
La Sicilia non esce bene da Piazza Pulita, ma nemmeno malissimo, stavolta,
perché qualche informazione in più sullo stato dell’arte, con l’aiuto
di Corrado Formigli, è stato dato ai telespettatori. Che hanno forse
compreso, per esempio, che lo Statuto non è solo un privilegio, ma anche
una responsabilità e una spesa pubblica alta. Insomma, non c’è la
virtuosa Lombardia da una parte, e la spendacciona Sicilia dall’altra.
20 Ottobre 2014
Fra poco il video della trasmissione andata in onda ieri sera.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.