21 ottobre 2014

LA SICILIA A PIAZZA PULITA, DUELLO CROCETTA-BECCALOSSI DA FORMIGLI. FORESTALI CHE CONVIVONO MAGNIFICAMENTE CON GLI INCENDI NEI BOSCHI E COSTANO TRE VOLTE DI PIÙ DEI COLLEGHI CALABRESI E CENTO VOLTE DI PIÙ DEI TOSCANI



La Sicilia a Piazza Pulita, duello Crocetta-Beccalossi da Formigli

La Sicilia a Piazza Pulita, duello Crocetta-Beccalossi da Formigli
Il mistero dell’Agenzia fantasma, l’Arsea, che dovrebbe assistere gli agricoltori, e costa un mare di soldi; un centro ittico che ospita cavalli di razza ed un folto drappello di palafrenieri e pesa sul bilancio regionale per 275 milioni di euro, o forestali che convivono magnificamente con gli incendi nei boschi e costano tre volte di più dei colleghi calabresi e cento volte di più dei toscani. Infine l’Assemblea regionale siciliana che spende, di fatto, per ogni legge discussa ed approvata in Aula cinque milioni e mezzo di euro.
Corrado Formigli porta in scena la Sicilia a Piazza Pulita: una staffetta ideale con l’Arena di Giletti, che lascia nella “prima pagina televisiva” l’Isola. Non per le sue virtù, ma per quegli anticvi vizi – e pregiudizi – che ne fanno la protagonista delle cronache italiane da mezzo secolo a questa parte. L’ospite di riguardo a Piazza Pulita era Rosario Crocetta, che ha dovuto duellare con l’assessora bresciana Viviana Beccalossi, Fratelli d’Italia, severa fustigatrice dei costumi siciliani e strenuo difensore delle prerogative lombarde. Più che l’Arsea – inutili i tentativi del giornalista di Piazza Pulita di guadagnare i locali dell’agenzia con sede a Palermo – o i palafrenieri del Centro ittico (affollato di uscieri), a scaldare i cuori degli ospiti i forestali è l’Assemblea regionale siciliana, con i suoi numeri stellari: 160 milioni di euro la spesa annua (ridotta del 10 per cento, forse meno nell’ultimo anno), 66 sedute d’Aula, 254 ore di lavoro d’Aula e 24 leggi, una spesa di 523 mila euro l’ora per ogni provvedimento legislativo.
Fra Crocetta la la Beccalossi un duello all’arma bianca sui dipendenti pubblici, vinto da Crocetta. La Beccalossi aveva puntato le sue munizioni sul personale, per denunciarne i numeri troppo alti, ma il governatore ha rintuzzato l’attacco ed ha potuto dimostrare, con l’aiuto dei giornalisti di Piazza Pulita, che in testa alla graduatoria dei dipendenti pubblici c’è proprio la Lombardia, non la Sicilia.
“La Regione – ha ricordato Crocetta – svolge funzioni e compiti che altrove sono affidati a dipendenti dello Stato perché ha uno Statuto speciale. Noi daremmo volentieri allo Stato la cura deei Beni culturali, delle foreste e della mobilità. Gli statali in Sicilia sono regionali. Quanto ai forestali, il numero deve essere “ragionato”: ci sono forestali che lavorano 51 ore l’anno, altri centouno. Il calcolo va corretto… Indubbiamente, spendiamo molto, ma non ho inventato certo io questa condizione, anzi. I miei tagli alla spesa regionale sono sotto gli occhi di tutti, è per questo che mi attribuiscono una dose di follia…”.
La Sicilia non esce bene da Piazza Pulita, ma nemmeno malissimo, stavolta, perché qualche informazione in più sullo stato dell’arte, con l’aiuto di Corrado Formigli, è stato dato ai telespettatori. Che hanno forse compreso, per esempio, che lo Statuto non è solo un privilegio, ma anche una responsabilità e una spesa pubblica alta. Insomma, non c’è la virtuosa Lombardia da una parte, e la spendacciona Sicilia dall’altra.

20 Ottobre 2014
http://www.siciliainformazioni.com/130787/sicilia-piazza-pulita-duello-crocetta-beccalossi-formigli





Fra poco il video della trasmissione andata in onda ieri sera.


 





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