Da precari a pensionati della Regione: la strana sorte dei forestali siciliani
di Concetta Bonini
Crocetta
vorrebbe mandare a casa - sfruttando la legge per le imprese private:
prepensionare quattro anni prima i dipendenti, erogando il 60% di
stipendio - circa 6mila dipendenti regionali. E vorrebbe pescare
soprattutto tra coloro che fanno parte dell'esercito dei 26 mila
forestali
A quanto pare Crocetta non vuole mandare a casa solo i suoi (ormai ex) assessori, ma anche un bel po’ di dipendenti della Regione: 6 mila, circa, tra lavoratori della formazione, dipendenti dei consorzi di bonifica e, soprattutto, forestali.
Il punto è tra quelli che Crocetta sta discutendo con il Governo nazionale (proprio oggi il governatore ha visto il sottosegretario Graziano Delrio anche per fare il punto sulla situazione finanziaria in Sicilia), anche perché l’accompagnamento all’uscita di questi seimila lavoratori non sarà a costo zero.
L’idea è quella di sfruttare la possibilità che la legge riserva in questo momento alle imprese private: prepensionare quattro anni prima i dipendenti, erogando il 60 per cento di stipendio (equivalente alla cassa integrazione in deroga), in caso di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza della produzione.
Più della metà di coloro che saranno mandati a casa in anticipo (e alcuni di questi, in realtà, lo sarebbero già se non fosse per la legge Fornero, avendo un’età compresa fra i 62 e i 67 anni) fanno parte dell’esercito dei 26 mila forestali: lavoratori che passeranno dalla condizione di precari “a vita” direttamente a quella di prepensionati.
Intanto, però, proprio nei giorni scorsi la commissione Bilancio dell’Ars ha approvato lo stanziamento dei fondi per i forestali: 19 milioni che sarebbero serviti a finanziare il credito alle imprese agricole.
Sarà che in questo campo la “rivoluzione” di Crocetta deve ancora arrivare…
Il punto è tra quelli che Crocetta sta discutendo con il Governo nazionale (proprio oggi il governatore ha visto il sottosegretario Graziano Delrio anche per fare il punto sulla situazione finanziaria in Sicilia), anche perché l’accompagnamento all’uscita di questi seimila lavoratori non sarà a costo zero.
L’idea è quella di sfruttare la possibilità che la legge riserva in questo momento alle imprese private: prepensionare quattro anni prima i dipendenti, erogando il 60 per cento di stipendio (equivalente alla cassa integrazione in deroga), in caso di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza della produzione.
Più della metà di coloro che saranno mandati a casa in anticipo (e alcuni di questi, in realtà, lo sarebbero già se non fosse per la legge Fornero, avendo un’età compresa fra i 62 e i 67 anni) fanno parte dell’esercito dei 26 mila forestali: lavoratori che passeranno dalla condizione di precari “a vita” direttamente a quella di prepensionati.
Intanto, però, proprio nei giorni scorsi la commissione Bilancio dell’Ars ha approvato lo stanziamento dei fondi per i forestali: 19 milioni che sarebbero serviti a finanziare il credito alle imprese agricole.
Sarà che in questo campo la “rivoluzione” di Crocetta deve ancora arrivare…
24 ottobre 2014
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