E' il job day
“Crocetta svegliati e rilancia la Sicilia”
Il grido dei 4000 siciliani in piazza a Palermo
Un lavoratore di Accenture, un ex
dipendente dell’indotto Fiat, una lavoratrice della Formazione senza
stipendio da 22 mesi. Stanno parlando i lavoratori di tutta la Regione
sul palco della Cisl a Palermo. Circa
4000 le persone giunte nel capoluogo siciliano rispetto alle 7000
attese ma continuano ad arrivare persone in piazza per partecipare al
“Job Day”, la giornata per il lavoro.
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“La vera priorità è il lavoro che non c’è”, è il tema della mobilitazione in Sicilia per la quale la Cisl ha anche coniato l’hashtag #svegliatevi. “È emergenza – afferma il sindacato – il governo Crocetta ha fallito perché senza strategia di fronte alla crisi economica e sociale. E la Sicilia affonda”.
Davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, hanno cominciato ad affluire giovani e meno giovani. Tra bandiere, cartelli e striscioni. E precari, lavoratori di aziende in crisi, in Cig e in mobilità. Pubblici impiegati e aspiranti lavoratori i cui racconti di crisi vissuta risuoneranno tra un po’ dal palco. Nessun comizio è previsto infatti, conclusioni a parte di Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia.
Ad alternarsi al microfono saranno 18 testimoni diretti della crisi: dal settore dei call center a quelli chimico e metalmeccanico. Alla scuola e alla Formazione. Poi forestali, edili. Operatori del commercio e della sanità. Racconteranno frammenti di crisi vissuta al ritmo dello scampanellio fragoroso di una vecchia sveglia. Intervallato da musica, che gia’ risuona.
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“La vera priorità è il lavoro che non c’è”, è il tema della mobilitazione in Sicilia per la quale la Cisl ha anche coniato l’hashtag #svegliatevi. “È emergenza – afferma il sindacato – il governo Crocetta ha fallito perché senza strategia di fronte alla crisi economica e sociale. E la Sicilia affonda”.
Davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, hanno cominciato ad affluire giovani e meno giovani. Tra bandiere, cartelli e striscioni. E precari, lavoratori di aziende in crisi, in Cig e in mobilità. Pubblici impiegati e aspiranti lavoratori i cui racconti di crisi vissuta risuoneranno tra un po’ dal palco. Nessun comizio è previsto infatti, conclusioni a parte di Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia.
Ad alternarsi al microfono saranno 18 testimoni diretti della crisi: dal settore dei call center a quelli chimico e metalmeccanico. Alla scuola e alla Formazione. Poi forestali, edili. Operatori del commercio e della sanità. Racconteranno frammenti di crisi vissuta al ritmo dello scampanellio fragoroso di una vecchia sveglia. Intervallato da musica, che gia’ risuona.
18 Ottobre 2014
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