Si comincia da precari e forestali
Sicilia senza più un euro
Stipendi di nuovo a rischio per tutti
“Stiamo definendo una analisi ricognitiva e programmatica sulla situazione della tesoreria regionale, solo in settimana avremo maggiori dettagli e potremo dire come stanno le cose”. L’assessore
regionale all’economia Roberto Agnello affida ad un sms la sua
posizione sull’allarme liquidità della regione siciliana. Un
sms in risposta alle domande del cronista che gli chiedeva di confermare
o smentire la voce che circola con insistenza di difficoltà da parte
della Regione nel pagare gli stipendi. A rischio ci sarebbero le somme
necessarie per forestali e precari già a settembre ma, se la situazione
dovesse essere confermata, ad ottobre ci sarebbero problemi anche per
gli stipendi dei regionali.
Una conferma implicita, dunque, quella dell’assessore Agnello, preoccupato ma non allarmato e già al lavoro per comprendere cosa fare. La crisi sarebbe dovuta non a problemi di bilancio ma di liquidità. Insomma la Regione avrebbe in bilancio le somme per far fronte ai propri impegni ma ci sarebbe un ritardo nell’incasso delle tasse dei siciliani e dei trasferimenti statali e dunque niente liquidità per procedere ai pagamenti. Una situazione che fra ottobre e novembre si ripresenta ogni anno nell’ultimo quinquennio ma che stavolta sarebbe più grave e in anticipo rispetto agli anni passati.
Nessun allarme secondo il ragioniere generale della Regione che attraverso i suoi uffici fa sapere che saranno comunque tutti pagati al massimo con qualche ritardo ma l’entità dei ritardi non è secondaria e l’ormai ripetuta consuetudine dei problemi di liquidità della Regione a fine anno preoccupa per il futuro a partire dalla predisposizione del bilancio 2015 che potrebbe risentire anche dei problemi che la regione rischia di portarsi dietro dal 2014.
Una conferma implicita, dunque, quella dell’assessore Agnello, preoccupato ma non allarmato e già al lavoro per comprendere cosa fare. La crisi sarebbe dovuta non a problemi di bilancio ma di liquidità. Insomma la Regione avrebbe in bilancio le somme per far fronte ai propri impegni ma ci sarebbe un ritardo nell’incasso delle tasse dei siciliani e dei trasferimenti statali e dunque niente liquidità per procedere ai pagamenti. Una situazione che fra ottobre e novembre si ripresenta ogni anno nell’ultimo quinquennio ma che stavolta sarebbe più grave e in anticipo rispetto agli anni passati.
Nessun allarme secondo il ragioniere generale della Regione che attraverso i suoi uffici fa sapere che saranno comunque tutti pagati al massimo con qualche ritardo ma l’entità dei ritardi non è secondaria e l’ormai ripetuta consuetudine dei problemi di liquidità della Regione a fine anno preoccupa per il futuro a partire dalla predisposizione del bilancio 2015 che potrebbe risentire anche dei problemi che la regione rischia di portarsi dietro dal 2014.
22 Settembre 2014
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