15 settembre 2014

CALTAGIRONE. FORESTALI SENZA STIPENDIO, CONTINUA IL CALVARIO DEI LAVORATORI DELL'ANTINCENDIO E PER ORA NON S'INTRAVEDONO SCHIARITE


Caltagirone. Continua il calvario dei lavoratori dell'«antincendio» e per ora non s'intravedono schiarite

Forestali senza stipendio da luglio

Ancora ritardi nei pagamenti degli stipendi degli operai forestali
 Foto lasicilia.it


Continua l'«annus horribilis" per i lavoratori del settore agro-forestale. Le notizie che rimbalzano da Palermo non autorizzano alcun ottimismo, anzi. Nel Calatino lo stato di insoddisfazione e di incertezza è palpabile.
I lavoratori dell'antincendio attendono lo stipendio di luglio e, contrariamente alle previsioni, rischiano di essere costretti ad aspettare ancora a causa del protrarsi di lungaggini burocratiche. «Tutto ciò - afferma uno di loro, Nicolò Sinopoli - è inconcepibile. A pagare le conseguenze di questi inammissibili ritardi sono, ancora una volta, tantissime famiglie". Proprio ieri le squadre del Corpo forestale, in gran forze, hanno fronteggiato e così ridotto l'entità dei danni di un incendio di vaste proporzioni, di probabile natura dolosa, sviluppatosi in località San Mauro di Sotto, a Caltagirone. Lanci sulle fiamme sono stati effettuati da due canadair. Quanto, invece, ai settantottisti addetti alle manutenzioni, fonti sindacali riferiscono che l'Azienda forestale procederà da domani, 15 settembre, alle chiamate per 10 giorni, in attesa che nuove risorse vengano reperite per consentire la prosecuzione sino al raggiungimento del monte giornate garantito per legge.
Quadro occupazionale assai problematico pure per ciò che attiene agli operai stagionali del Consorzio di bonifica: in totale 41 persone, anche se con garanzie diverse, dai 151nisti, ai 101nisti, sino ai 51nisti. Questi ultimi sono 11 e hanno avviato da qualche giorno una forte azione di protesta, reclamando somme che permettano un prolungamento delle giornate lavorative.
Sullo sfondo delle gravi difficoltà occupazionali c'è anche il problema della "grande incompiuta": la diga di Pietrarossa, che appare sempre più un monumento allo spreco. Cominciata negli anni '80, è costata sin qui la "bellezza" di 138 miliardi delle vecchie lire e risulta costruita per un buon 95 per cento. I lavori hanno subito un brusco stop prima nel 1993 e poi, definitivamente, nel 1997, dopo il ritrovamento di un sito archeologico (una fattoria di età protoimperiale).
Nella manifestazione che Flai, Fai e Uila stanno organizzando per il prossimo 23 settembre si affronterà anche quest'argomento.
Mariano Messineo

14 Settembre 2014



Ci sono province che aspettano ancora la mensilità di giugno.







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