Gli ecologisti avanti tutta
Fare Verde: «I cittadini non aspettano le istituzioni e si rimboccano le maniche»
I comportamenti incivili sono sempre dietro l'angolo.
Favoriti dal fatto che i servizi non risultano eccelsi
Foto lasicilia.it
Daniela Citino
Protestare e stare poi a braccia conserte dinnanzi alle profanazione del mare e dei suoi luoghi non serve poi a molto se alla fine, all'avvertimento del contrario, non ne consegue un'operosa azione "civica". Un'idea volteriana del "coltivare il proprio orto" è da tempo la rotta seguita dagli ambientalisti vittoriesi che insieme con i volontari e i residenti dei luoghi se ne prendono concretamente cura. E così alla "protesta" per la dimenticata spiaggia della "Scogliera" dove bagnanti e villeggianti "picchettano" la loro indignazione per trovarsi ancora tra detriti e sporcizia, segue anche l'iniziativa di pulizia del tratto di litorale conosciuto come "Baia delle Farfalle".
Ed è qui, all'insegna dei "porci a casa", che i volontari ambientalisti hanno cercato di restituire alla spiaggia la sua purezza. "Dopo il gratificante pomeriggio trascorso insieme coi bambini ed i genitori di Baia Dorica - posta nella bacheca il gruppo di Fare Verde - a Costa Fenicia abbiamo constatato un altro bellissimo esempio che dimostra civiltà ed intelligenza ecologica; un gruppo di cittadini non aspettano più e si rimboccano le maniche, pulendo ed attrezzando un primo tratto di spiaggia con cartelli di sensibilizzazione e portacenere. Se tutti noi curassimo il nostro "bene comune", ciò sarebbe da esempio e non ci sarebbe quasi più la necessità di spendere milioni di euro per pulire ciò i barbari moderni sporcano".
Occhi sempre vigili puntati anche su altri tratti del litorale. E sebbene le competenze amministrative non appartengono al comune ipparino, per Fare Verde di Vittoria la spiaggia della forestale di Randello è troppo "preziosa" per mollare la loro protesta. Insieme col picchettaggio per "liberare" la spiaggia, il gruppo insieme al Comitato Spontaneo Libera annota questa volta una "grande bruttezza" estetica a Punta Braccetto. "Da qualche giorno giacciono, in tutta la loro bruttezza, due pesanti e malridotti blocchi di cemento, a far da quinta a quella che è forse la spiaggia più bella del territorio che è la Riserva di Randello" spiegano i due gruppi stigmatizzando la presenza di due monolitici in cemento collocati in uno degli ingressi ai cosiddetti "Canalotti". "Si tratta - posta sempre il gruppo - di due blocchi di cemento che, brutti in partenza e ancor più abbruttiti dall'usura del tempo, dall'erosione e dalle intemperie, sono stati rimossi da qualche parte a Punta Braccetto perché considerati "un pugno in un occhio" e leggiadramente ricollocati non si capisce bene con quale logica e da chi a ridosso dall'area paesaggistica. Non vogliamo entrare in merito alla funzione che quei bruttissimi elementi dovrebbero svolgere, ma è certo che fanno quadrato con tutti gli accertati abusi sinora consumati".
31 Luglio 2014
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