Ricevo e pubblico
L'UOMO SOLO IN TORRETTA
I malori improvvisi e gli incidenti sul lavoro non danno il preavviso
di garanzia! Forti di
questa giusta convinzione,
Giuseppe Costa detto Peppuccio ed altri 45 radiofonisti e radiofoniste
dei
Distretti forestali 1, 2 e 3 della Provincia di Palermo (ma l’adesione è
pressoché unanime), hanno chiesto il raddoppio diurno del personale
A.T.A.I. (Addetti Torrette Avvistamento Incendi). La richiesta è stata
presentata il 18
Luglio c. a. al Datore di lavoro dell’UPA di Palermo, ai Dirigenti della
medesima e dell’IRF, al R.S.P.P. (Responsabile Servizio Prevenzione e
Protezione) dell’UPA, per le sue funzioni di consulente. Contestualmente
è
stata inviata alle OO.SS. di categoria. I firmatari
chiedono: ” in rispetto della normativa
vigente sulla sicurezza il raddoppio diurno del personale A.T.A.I. in servizio h24 integrandolo con un'altra unità - come si era fatto
negli anni precedenti -
, utilizzando personale soprannumerario e/o non disponibile per
altre mansioni, incluso nel contingente antincendio”.
Preciso che la doppia presenza notturna si era
invece affermata nei primi anni 90’ e consolidata da oltre un ventennio.
Lo scorso anno dopo una breve parentesi in
controtendenza, che aveva riportato ad 1 sola unità diurna per turno la presenza degli operatori nelle
torrette di avvistamento, a seguito di richiesta delle OO.SS. di categoria e
previo approfondimento con alcuni R.L.S. (Rappresentanti Lavoratori per la
Sicurezza) della M.O., fu convocata dall’IRF, allora Datore di lavoro con
pieni poteri del settore antincendio, una riunione tecnica alla quale partecipò
il Dirigente dello S.Pre.Sal. della ASP 6 di Palermo. Secondo questo professionista, di
riconosciuta competenza, anche gli operatori delle telecomunicazioni devono
essere almeno in 2 per turno o, in
alternativa, la postazione deve essere dotata di un dispositivo (molto costoso) detto “ dell’uomo a terra “. Il motivo è molto semplice: un malore improvviso, specie se grave o un incidente sul lavoro non danno il preavviso! Solo in questa
ipotesi surreale l’operatore unico della torretta avrebbe tutto il tempo di
avvisare attraverso la radio di servizio o il cellulare i soccorsi esterni (118) e/o di allertare i colleghi delle postazioni o dei cantieri a lui più vicini.
Incidenti e malori improvvisi si sono verificati nel recente passato sia
nelle torrette che nei relativi percorsi, luoghi peraltro fisicamente isolati e
posti nelle sommità estreme delle aree boscate. Solo per caso si sono scongiurati esiti
fatali. Nel lontano 1975 morì tragicamente un radiofonista poco più che
ventenne. Una storia che spero di ricostruire e raccontare.
Chiariti questi aspetti decisivi, dopo quella
riunione si ritornò al ripristino del raddoppio diurno del personale A.T.A.I. ,
tranne che in qualche postazione delle alte Madonie.
Lo scorso anno il Datore di lavoro del
comparto antincendio era l’IRF. Da quest’anno, dopo l’art. 12, è l’UPA. E’
stato rimesso tutto in discussione. Secondo il R.S.P.P., l’operatore delle
torrette di avvistamento e delle telecomunicazioni più in generale, non ha
bisogno della compresenza di un collega perché ha la disponibilità di radio
riceventi e trasmittenti. Ogni ulteriore
commento è superfluo. Ci affidiamo alla intelligenza degli uomini.
Mercoledì 6 Agosto all’UPA di Palermo vi è
stata una accesa riunione. Presenti il Datore di lavoro, Dirigenti dell’UPA e
dell’IRF, il R.S.P.P., le OO.SS di categoria che l’avevano chiesta. Sembra, e sottolineo sembra, che alla fine si sia deciso di
ripristinare il raddoppio diurno del personale A.T.A.I. . Se così è e sarà, i Torrettisti firmatari, i Sindacalisti che hanno sostenuto l’istanza (T. Russo e gli altri provinciali), non solo avranno
contribuito a tutelare nello specifico la salute e la sicurezza dei Lavoratori,
ma allo stesso tempo avranno fatto gli interessi dell’Amministrazione.
Non è un paradosso. Infatti, ai sensi
del T.U. (Testo Unico sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro o D.Lgs 81/08) e della Giurisprudenza relativa, il Datore
di lavoro e i Dirigenti sono i primi
responsabili penali e civili. Il Datore di lavoro ha l’obbligo di valutare
tutti i rischi (art. 17, comma 1, lett. a , D.Lgs 81/08 ) e assieme al
Dirigente di aggiornare le misure di prevenzione ( art. 18, comma 1, lett.
z, D.Lgs 81/08). Il R.S.P.P. è solo un consulente. Il T.U. non
prevede sanzioni per il R.S.P.P. . Egli può eventualmente essere perseguito
solo in riferimento al nostro ordinamento giuridico più in generale.
Intanto si è perso solo tempo. Se si
continuava sulla strada tracciata negli anni precedenti e ritracciata lo scorso
anno, molti ASPI, Autisti e iscritti con qualifiche diverse, che sono in
possesso contemporaneamente del titolo di Torrettisti, potevano essere inviati
a visita periodica per entrambe le qualifiche possedute e relative mansioni.
In
questo contesto, tra l’altro, tanti ASPI
risultati non idonei alla relativa mansione, probabilmente sarebbero
stati
giudicati idonei per la funzione di radiofonista ( come è accaduto
l’anno
scorso ) e da parecchie settimane sarebbero operativi. Invece sono di
fatto e
formalmente sospesi dal lavoro in attesa di essere sottoposti a
sorveglianza (ci auguriamo) per mansioni diverse e compatibili con le
loro condizioni di
salute. Si è perso tanto tempo. Si deve fare in modo che non se ne perda
ancora.
L’uomo solo in torretta non può
stare. Di
uomini soli al comando non né abbiamo bisogno. In genere fanno danno. Rare sono le
eccezioni. Mi piace ricordarne una: quella
di un grande ciclista che a 3000 metri di quota riusciva a staccare di mezz’ora il
secondo! Si chiamava Fausto Coppi. Un fuoriclasse assoluto. Anche per umiltà ed
educazione.
Palermo lì 11/08/2014
Salvino Carramusa
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RispondiEliminaCon tutta la gente...manca il personale in torretta..vergogna....!!! Giuseppe
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