01 agosto 2014

CATANIA (PROVINCIA) REALIZZATO SOLO UN VIALE PARAFUOCO LUNGO TRE KM, GLI ALTRI POSSONO ATTENDERE. CHE SENSO HA FARCI LAVORARE A FINE ANNO SE GLI ALTRI PARAFUOCO SONO INDISPENSABILI PER FRONTEGGIARE LE FIAMME?


«Realizzato solo un viale parafuoco lungo tre km, gli altri possono attendere»


Un gruppo di lavoratori stagionali che rischiano di perdere il posto
Foto lasicilia.it


La delusione è dipinta nei loro volti. Sono i forestali, "centunisti" e soprattutto "settantottisti" addetti alle manutenzioni (realizzano i viali parafuoco), licenziati per mancanza di fondi dopo avere effettuato appena sei giornate di lavoro. Inequivocabile il loro atto d'accusa. Sul banco degli imputati, manco a dirlo, la Regione siciliana, ritenuta rea di non avere ancora previsto le risorse necessarie per garantire il monte - giornate riconosciuto loro per legge e di navigare a vista.
«Si va di male in peggio - afferma  



 
Rossana Castronuovo - L'anno scorso pensavamo di avere toccato il fondo e, invece, quest'anno è veramente terribile. Siamo davvero molto amareggiati e stufi di questo stato di cose assolutamente penalizzante per tutti noi».
«In passato - ricorda  






 
Nicola Cusumano - noi settantottisti abbiamo lavorato persino per 100 giornate. Invece adesso va tutto a rotoli. Eppure le giornate di lavoro alla Forestale sono, per noi, un importante mezzo per tirare avanti».





 

 
Michele Crescimone si dice «profondamente deluso da questo andazzo" e si augura "un'inversione di rotta per mettere fine alle tante disillusioni».








 
Per Franca Annaloro «quest'anno va veramente male. Sinora abbiamo lavorato solo per sei giorni e adesso c'è stato un brusco e inatteso stop. Che senso ha farci lavorare a fine anno? È adesso che serviamo, e molto, per prevenire gli incendi ed è adesso, quindi, che devono mandarci nei cantieri».







Teresa D'Antonio parla di "situazione insostenibile" e ipotizza disparità di trattamento «fra noi che, nel cantiere di Santo Pietro, siamo stati chiamati per sole sei giornate e ora rimandati a casa, e i nostri colleghi che, alla Montagna Ganzaria, stanno totalizzando un maggior numero di giornate».
«Non vorremmo, a questo proposito - afferma Francesco Saraniti - che ci fossero figli e figliastri. Nei sei giorni di lavoro abbiano realizzato un viale parafuoco di quasi tre chilometri nel bosco di Santo Pietro, ma adesso il licenziamento ci costringe allo stop. E i tanti altri viali parafuoco, indispensabili per fronteggiare le fiamme - conclude Saraniti -, possono purtroppo attendere". Secondo Carmela Di Fini "quanto sta accadendo è assurdo e vergognoso. Anziché fare altre, legittime conquiste dopo una lunga militanza nella Forestale, siamo obbligati a pericolosi passi indietro. Eppure per noi questa occupazione, sia pure per 78 giornate, è un'importante fonte di sostentamento".
Mariano Messineo


 

31 Luglio 2014






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