Avola, disatteso il divieto di accesso
Cavagrande, turisti indisciplinati
Operai al lavoro per la messa in sicurezza di Cavagrande del Cassibile
dove da mesi è vietato l'accesso imposto dall'azienda Foreste demaniali
Foto lasicilia.it
Avola. Turisti indisciplinati e sprezzanti del pericolo a Cava Grande. Nonostante il sentiero principale, denominato Scala Cruci, che da Avola Antica conduce ai laghetti della riserva, sia stato interdetto per ragioni di sicurezza, decine di visitatori, ogni giorno, in barba al divieto, scavalcano il cancello. Il divieto di accesso è stato imposto dall'azienda Foreste demaniali dopo il vasto incendio che nel mese di giugno ha distrutto parte della vegetazione. Il rogo ha contribuito a rendere i costoni e il terreno instabile, favorendo, così, il rischio di caduta massi.
Un rischio, a quanto pare, non tenuto in considerazione dai numerosi visitatori che, approfittando dell'assenza del personale addetto ai controlli, oltrepassano l'inferriata indisturbati. Gli episodi di trasgressione dell'ordinanza non sono passati inosservati agli appassionati di escursionismo e amanti della riserva, che hanno immortalato i visitatori intenti a scavalcare il cancello di ingresso. Le foto hanno fatto il giro del web suscitando indignazione e preoccupazione. «Scongiuriamo anche il più banale degli incidenti - commenta l'autore degli scatti - ma se malauguratamente succedesse qualcosa a chi si avventura nel sentiero come la mettiamo? La forestale è ignara di tutto, tanto ha fatto un'ordinanza». Attualmente la riserva naturale orientata di Cava Grande è raggiungibile solo attraverso qualche sentiero secondario, come nel caso di quello denominato "Prisa-Carrubella". I sentieri principali sono invece interdetti. Tuttavia, ogni giorno sono numerosi i visitatori che non intendono rinunciare al percorso principale, nonostante all'ingresso sia affissa l'ordinanza di divieto. Due anni fa, sempre a causa di un vasto incendio, la riserva rimase chiusa per l'intera stagione estiva. Anche in quella occasione furono centinaia i turisti che, malgrado il divieto, si avventuravano nel canyon. Nelle scorse settimane a tenere alta l'attenzione sulla chiusura di Cava Grande sono state anche le associazioni, a cominciare dalla Pro Loco, che hanno acceso i riflettori sulla necessità di accelerare i tempi di messa in sicurezza del sentiero per evitare ricadute negative sul turismo. Anche il sindaco, Luca Cannata, ha lanciato un appello all'ente gestore affinchè provveda al più presto alla riapertura del sentiero. Riserva naturale dal 1984, Cava Grande è una delle mete più gettonate in tutta la Sicilia. Mentre gli Italiani usufruiscono della riserva principalmente nei mesi estivi, gli stranieri si distribuiscono nei mesi di marzo, aprile e maggio. Cava Grande, infatti, oltre ai laghetti, offre una vegetazione unica, a cominciare dalle orchidee selvatiche, e aspetti faunistici interessanti.
Cenzina Salemi
23Agosto 2014
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