23 agosto 2014

AGRIGENTO. IL BOSCHETTO DELLE DUNE IN CERCA DI PROPRIETARIO AZIENDA FORESTE, DEMANIO E COMUNE SE NE DISINTERESSANO E LA ZONA RIMANE IN ABBANDONO


Il boschetto delle Dune in cerca di proprietario

L'area rappresenta un pessimo biglietto da visita per quanti si recano al mare durante la bella stagione



Due immagini del boschetto delle dune
Foto lasicilia.it

Si usa dire che quando uno spazio è "di tutti", cioè è pubblico, alla fine non è di nessuno. Semplificazione dialettale impropria, di certo, perché proprio gli spazi pubblici, alla fine, sono necessariamente sempre riconducibIli a qualcuno. Che siano privati, o collegati ad enti pubblici, essi hanno comunque una "storia", un'origine e sono responsabIlità di persone delle quali, magari dopo un po' di ricerche, si può conoscere il nome e il cognome.
Un esempio per tutti è la lunga striscia di alberi, arbusti e sterpi che forse un po' impropriamente viene individuato come il "boschetto di viale Dune". Alcune centinaia di metri di macchia che fanno da "cuscinetto" tra la strada e la spiaggia che invero si conoscono più per l'enorme quantità di spazzatura e per i pericolosi rami di acacia (dotati di lunghe spine) che per la loro finalità turistica. Anzi, in genere intorno a Ferragosto l'area viene scelta dai campeggiatori di "fortuna", che qui si installano con tanto di gruppi elettrogeni, piccoli elettrodomestici e immancabili tendopoli utilizzando i cespugli per i propri bisogni fisiologici e lasciando poi una grande distesa di pattume. Il risultato, e chi fa jogging può confermarlo, è trovarsi "faccia a faccia" con topi, blatte e altri insetti.
Ma a chi spetta pulire l'area? La tentazione, a sentire le risposte che abbiamo ricevuto dai vari enti pubblici, è quella di rispondere: "nessuno", ma, come dicevamo nell'incipit, la zona ha ovviamente un titolare, ed è il Demanio marittimo.
Escludendo la possibIlità di raccontarvi la versione del Demanio - Il dirigente, contattato per l'ennesima volta ha ritenuto di continuare a non rIlasciare interviste o dichiarazioni - ci siamo informati con altri due Enti che avrebbero potuto darci risposte, ovvero l'Azienda Foreste e il Comune di Agrigento. Dalla prima il direttore provinciale Giuseppe Di Miceli ci ha spiegato che ad oggi il suo ufficio ha competenze solo sul boschetto di Maddalusa e su altre aree in città ma non su viale Dune, dato che, nei fatti, non si tratta di un bosco. Dal Municipio, invece, si limitano a far notare che essendo l'area di competenza demaniale non vi è modo, né vi sarebbe motivo, per Palazzo San Domenico di occuparsi della manutenzione o della pulizia ad eccezione delle situazioni in cui venga pregiudicata la sicurezza pubblica.
Considerato che il Demanio non ha un proprio bilancio né ha risorse umane da utIlizzare in tal senso, basterebbe - ci spiegano - che si provvedesse a stipulare una normale convenzione con un altro Ente (magari sempre regionale, come ad esempio l'Esa) perché quell'area possa ottenere manutenzione e possa garantire igiene e vivibIlità per residenti e turisti. Vi è di più, si potrebbe - ma siamo nel campo delle ipotesi, anche se non particolarmente fantasiose - proporre al Comune di Agrigento, che ogni anno paga 90mIla euro di concessione demaniale per il lungomare, di prestare servizi in cambio di una riduzione del canone.
Ma, ci dicono, nulla di tutto questo è stato anche solo pensato, e nessun dialogo in tal senso è mai stato intrapreso.
Gioacchino Schicchi

22 Agosto 2014







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