Ricevo e volentieri pubblico
UN RICATTO AL GOVERNO SUL REDDITO
DEGLI OPERAI FORESTALI?
SEGRETARI REGIONALI DI CGIL CISL E UIL SVEGLIATEVI E NON LASCIATE SOLI LA FLAI LA FAI E
LA UILA!
Il reddito dei
lavoratori forestali occupa le pagine politiche della stampa siciliana. La situazione,
al momento, è la seguente: il Governo ha ritirato il proprio emendamento che
equiparava il salario degli operai forestali al sussidio; la commissione
Bilancio dell’Assemblea Regionale, invece, dopo avere approvato l’articolo 13
della Finanziaria che individua le somme di copertura fino a dicembre delle
giornate lavorative, ha presentato un proprio emendamento che ripropone il
limite reddituale per lavorare. Il presidente Crocetta si è “svegliato” ed è
tornato tra i lavoratori; i parlamentari della Commissione, invece (non
sappiamo se all’unanimità o a maggioranza), hanno ripresentato, con una buona
dose di vigliaccheria e ipocrisia, l’emendamento cambiato di qualche cifra.
Ora, tutto questo
avviene mentre è in corso una guerra tra il Parlamento e il Governo. Qualcuno,
dunque, ha deciso di utilizzare i lavoratori forestali come carne da macello. Presentandosi
in Aula con questa proposta, alcuni parlamentari sperano di ricattare il
Governo proponendo quello che si chiama “voto di scambio”. Il ragionamento è il
seguente: noi parlamentari ritiriamo l’emendamento sul reddito dei forestali se
tu, Governo, ci dai qualcosa in cambio! Cosa vogliono questi parlamentari dal
Governo: che non vengano tagliate le pensioni d’oro? Che aumentino i contributi
alle Associazioni mangiasoldi di questo o quel partito? Che si cancelli il
limite per i sussidi dei Pip? Che continuino le speculazioni sulla Formazione?
Che non si tocchino i privilegi e gli stipendi dei deputati e dei funzionari e
dirigenti del Parlamento?
In tutta questa
vicenda è inquietante il silenzio delle cosiddette “opposizioni”, grillini in
testa! Inquietante anche il silenzio di quella parte del PD che era insorta
contro Crocetta quando a proporre l’emendamento sul reddito dei forestali era
il Governo… e ora che lo propone la commissione Bilancio? Per non dire del
centrodestra, che sbandiera di essersi impegnato a reperire le somme per le
giornate lavorative ma non dice nulla sull’attacco al reddito dei forestali.
E già che ci siamo,
parliamone di questo reddito! I 2400 lavoratori a tempo indeterminato
percepiscono un salario mensile lordo compreso tra 1.100 e 1.300 euro (netto
tra 900 e 1.100 euro); i lavoratori a tempo determinato percepiscono un salario
mensile poco più alto perché in esso è compreso anche il “terzo elemento”
(ferie non godute e trattamento di fine rapporto). Sono salari da fame, che per
essere pagati attraversano un iter di istruttoria, valutazione e controllo di
26 passaggi. Nemmeno le super indennità percepite da un presidente di Consiglio
d’Amministrazione subiscono un ritardo e un controllo così lungo e accurato. Su
tutto questo il silenzio totale: dei parlamentari, della stampa e degli
opinionisti in servizio permanente effettivo!
Ma ancora più
assordante è il silenzio di CGIL, CISL e
UIL. Non mi riferisco ai segretari regionali della categoria di Fai, Flai e
Uila i quali hanno chiesto un incontro urgente al Governo (ma forse avrebbero
fatto meglio a chiedere di essere convocati dalla commissione Bilancio). Mi
riferisco ai segretari confederali, che stanno al vertice regionale delle
organizzazioni.
Signori segretari
generali confederali: se passa il principio che il salario dei forestali è un
sussidio e che il lavoro stagionale è lavoro precario assistito e che il
Contratto di Lavoro di categoria è un optional, allora significa che da domani
qualunque salario e qualunque lavoro contrattualizzato può essere modificato
per legge. Si potrà mettere un limite reddituale anche per i dipendenti di
ruolo, per i funzionari e impiegati, per i dirigenti, per gli insegnanti, per
gli impiegati comunali, per tutti; è già accaduto: in Grecia! Volete che
finisca così? Bene, allora sappiate che noi forestali non abbiamo nulla da
temere: con i salari che ci ritroviamo, voglio proprio vedere chi supererà quel
limite. Ma se domani toccheranno il reddito dei dipendenti di ruolo, saremo noi
i primi a sostenere la proposta.
Signori parlamentari e
signori segretari confederali: volete la guerra fra poveri? E sia! La
combatteremo fino in fondo, nuda, cruda e senza regole.
Quell’emendamento deve
essere cancellato! Nessun ricatto sulla pelle dei lavoratori forestali. Siamo
figli di quella generazione di lavoratori forestali che ebbe il coraggio di
gridare: pagherete tutto, pagherete caro!
Non staremo in
silenzio.
Michelangelo Ingrassia
LTI del Centro Operativo Provinciale di Palermo
Componente dell’Esecutivo Territoriale della Uila -Uil
LTI del Centro Operativo Provinciale di Palermo
Componente dell’Esecutivo Territoriale della Uila -Uil
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