Vice presidenza dell’Ars e finanziaria ter: accordo (consociativo?) Governo-grillini?
ANCORA UNA VOLTA IL MOVIMENTO 5 STELLE ALL’ARS RISCHIA DI CADERE NEL TRANELLO GOVERNATIVO. ANDANDO A PUNTELLARE L’ALLEANZA TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, LUMIA, FARAONE E CONFINDUSTRIA SICILIA DI ANTONELLO MONTANTE
Con tutta la buona volontà del caso – e mettendo a dura prova la nostra fantasia – non riusciamo a trovare le parole per descrivere gli avvenimenti che si susseguono in quelli che vengono definiti per antonomasia i due ‘Palazzi’ della politica siciliana: Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola, e Palazzo d’Orleans, sede del Governo.
Il denominatore comune che in queste ore accomuna i due ‘Palazzi’ si sintetizza in una parola: “trattative”. Di tutti i generi e di tutte le specie.
Il pensiero dei politici – a cominciare dal presidente della Regione, Rosario Crocetta – dovrebbe essere rivolto, in queste ore, al giudizio di ‘parifica’ del Bilancio della Corte dei Conti previsto per domani. Si sa che domani i magistrati contabili andranno giù pesante. Si prevedono prescrizioni destinate, con molta probabilità, a incidere anche sulla terza manovra finanziaria che Sala d’Ercole, non abbiamo capito quando e soprattutto con quali voti, dovrebbe esaminare e approvare.
Non solo. Mezza Sicilia è in subbuglio perché lasciata senza soldi. A cominciare dagli operai della Forestale. Ma la lista è lunga (gli ultimi a lamentare la mancanza di soldi sono stati i vertici della Sas, oggi in audizione in Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars).
Ma mentre l’economia siciliana si inabissa – ormai la perdita del Pil di oltre l’11 punti non fa più ‘notizia’ – mentre Beppe Grillo si misura sui fondi europei destinati alla Sicilia non senza prendere qualche abbaglio, la politica siciliana continua a cimentarsi nei ‘giochi’ della politica politicante.
Il governatore Crocetta, il senatore Giuseppe Lumia e gli ‘industriali’ sono ormai un tutt’uno con i renziani siciliani capeggiati da Davide Faraone. I protagonisti di questa ‘banda’, dopo essersi spartiti tutto e il contrario di tutto, avrebbero voluto accontentare con qualche ‘osso’ l’area Cuperlo del PD siciliano.
Ovviamente, dai cuperliani è arrivato un “no”. Ed è arrivata, soprattutto, l’opposizione al Governo. Ed è anche logico: i cuperliani, che a Sala d’Ercole possono contare su otto parlamentari, non sono interessati agli ‘strapuntini’: vogliono ‘smontare’, pezzo per pezzo, l’alleanza Crocetta-Lumia-renziani-Confindustria Sicilia di Antonello Montante.
Per tutta risposta, Crocetta, Lumia e la ‘banda’ hanno aperto al Movimento 5 Stelle. Il gruppo parlamentare dei grillini dell’Ars, che dovrebbe stare all’opposizione, come avvenuto nel passato, ha ‘abboccato’ di nuovo. E sono cominciate le trattative.
I grillini, con Giancarlo Cancelleri, vorrebbero acciuffare la vice presidenza dell’Ars. Il dubbio è che la trattativa possa riguardare anche questa poltrona. Il governatore e i suoi, si sussurra, potrebbero appoggiare la proposta, ma in cambio chiederebbero i voti per la terza finanziaria che si annuncia come una sommatoria informe di clientele: clientele che nulla hanno a che spartire con la gravità finanziaria del momento.
Dai grillini ci si attende – anzi ci si attendeva – opposizione al Governo. Invece sta finendo come con la legge sui Consorzi di Comuni (già abortiti) e sulle Aree-Città metropolitane (altro aborto: sarebbero dovute servire per risollevare le sorti finanziarie dei Comuni di Palermo, Catania e Messina sulla pelle di una cinquantina di piccoli e medi Comuni da far sparire: ma l’operazione è già fallita in partenza): cioè con un accordo che appannerebbe l’immagine del Movimento 5 Stelle siciliano.
E’ evidente che i grillini siciliani non riescono a fare opposizione fino in fondo: ci provano, lavorano molto bene nei territori, fanno venire fuori interessanti storie di malaffare, propongono valide alternative: ma quando poi si tratta di trarre le conclusioni politiche fanno rovinano tutto e intrecciano trattative con il Governo Crocetta nel nome di ‘immancabili destini’: ieri l’accordo sull’aborto dei Consorzi di Comuni che calpestano le previsioni dello Statuto siciliano, oggi la spartizione della legge finanziaria atto III.
Dai grillini, ad esempio, ci si attendeva una fiera opposizione sul papocchio combinato dal Governo Crocetta con i manager della sanità siciliana: invece su un tema così grave dal Movimento 5 Stelle registriamo solo un ‘assordante’ silenzio. Peccato.
Ma è proprio così necessario trattare con il Governo Crocetta? la base dei grillini è d’accordo con i ‘giochi di Palazzo’ dei loro rappresentati all’Ars?
02 Luglio 2014
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