04 luglio 2014

GUARDABOSCHI AL LAVORO TRANNE 32 AUTISTI, I RITARDI SONO DOVUTI AL SISTEMA DELLE VISITE MEDICHE


Guardaboschi da oggi al lavoro tranne 32 autisti
«Ritardi dovuti al sistema delle visite mediche»

La protesta dei forestali ieri mattina davanti alla sede dell'Azienda forestale 
Foto Andrea Annaloro


Stufi dei ritardi negli avviamenti, una sessantina di lavoratori forestali "centunisti", addetti alle squadre antincendio, hanno dato vita, ieri, a una manifestazione di protesta pacifica ma determinata, per rivendicare il proprio diritto ad essere immediatamente inviati a svolgere il servizio per la salvaguardia dei boschi dai roghi. I lavoratori hanno, infatti, occupato i locali dell'Azienda forestale, che si trovano in via Toniolo, nella zona nuova di Caltagirone.
Il "rompete le righe" è stato deciso soltanto ieri pomeriggio, dopo le notizie rassicuranti per buona parte di loro: gli operai antifiamme saranno avviati già da oggi, ad eccezione dei 32 autisti, per i quali il perfezionamento delle procedure legate alle visite mediche richiederà qualche giorno in più. I protagonisti della protesta, quindi, pur avendo concluso l'occupazione, hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione, «in attesa vigile che buone nuove giungano per tutti». Lavoratori e sindacati - a sostenere le ragioni dei forestali Cgil, Cisl e Uil con Angela Tasca (Cisl) e Nuccio Valenti (Cgil), e Snas (col segretario provinciale Franco Cupane) - hanno lanciato un preciso atto d'accusa contro i ritardi, imputabili principalmente «alle procedure troppo farraginose introdotte col nuovo sistema delle visite mediche, effettuate dall'Asp e non più da medici convenzionati».
«Si tratta - spiega Tasca - di ritardi assurdi, che creano danni economici e morali ai lavoratori e mettono a serio rischio i boschi del territorio, rimasti senza tutela. Il nuovo sistema delle visite mediche si conferma inadeguato, come dimostra il fatto che gli autisti, in attesa ancora dell'idoneità alla mansione, non potranno essere avviati subito». «Siamo esasperati - afferma una lavoratrice forestale fra le più battagliere, Anna Maria Sambataro - Non è giusto che, mentre in altre zone della Sicilia e della stessa provincia, i nostri colleghi centunisti sono già stati avviati, a noi venga fatto pagare lo scotto di ritardi ingiustificati e ingiustificabili, che pesano come macigni sulle nostre famiglie». Nel Calatino, gli operatori antifiamme interessati alla campagna antiroghi sono 312 fra "centocinquantunisti" e "centunisti", così suddivisi: 220 nel distretto di Caltagirone e 92 in quello di Vizzini.
Da più parti è stato evidenziato il paradosso che, mentre gli addetti alle squadre antincendio attendono ancora di "partire" con la stagione lavorativa, con la calura della stagione estiva il patrimonio boschivo ha cominciato a registrare i primi significativi roghi a causa dell'intensità e dell'altezza delle erbacce che lo insidia.
A ciò si aggiunge il paradosso delle tante incertezze, che riguardano anche gli addetti alle manutenzioni, con la grave conseguenza che i viali parafuoco, necessari per prevenire e/o ridurre gli effetti più devastanti degli incendi, sono stati realizzati soltanto in parte.
Mariano Messineo

03 Luglio 2014



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